"La società esprime la propria profonda stima e gratitudine nei confronti di Colantuono in virtù della qualificata opera svolta negli ultimi cinque anni".

Con queste parole, apparse sul sito del club, l'Atalanta saluta Stefano Colantuono, ponendo fine a un'avventura iniziata nel giugno del 2010. Per Colantuono 193 partite alla guida del club, dopo le 88 del primo mandato, risalente al periodo tra il 2005 e il 2007. Tecnico di carattere, stimato, apprezzato, per la capacità di estrapolare il meglio dal materiale umano a disposizione. La decisione giunge al termine di un periodo difficile, culminato con la sconfitta interna patita per mano della Sampdoria di Mihajlovic. Domenica, in casa, bergamaschi avanti grazie a Stendardo, rimontati poi da Muriel e Okaka.

L'Atalanta occupa attualmente la quart'ultima piazza in classifica, con tre punti di vantaggio sul Cagliari di Zola. Proprio la situazione critica porta a un cambio di rotta, a una scossa climatica. Nelle stagioni passate mai la squadra si è ritrovata così vicina al baratro.

La scelta, per il futuro, cade su un allenatore d'esperienza. Torna a vestire i panni del tecnico Edy Reja, appiedato in estate dalla Lazio, dopo i sei mesi sulla panchina biancoceleste della scorsa stagione.