Una delle sorprese di questo inizio di stagione in Serie A è sicuramente l'Atalanta di Edoardo Reja. Dopo la salvezza maturata nella passata stagione, subentrato proprio a Stefano Colantuono che si ritroverà di fronte domani al Friuli nei sedicesimi di Coppa Italia, i bergamaschi stanno stupendo chiunque. 21 punti in classifica sono un bottino che, probabilmente, nemmeno l'ex Napoli e Lazio si aspettava, ma che sono frutto di lavoro, abnegazione e spirito di sacrificio. 

In vista della sfida di Coppa, Reja ha stilato il primo bilancio stagionale, parlando ai microfoni della Gazzetta dello Sport. In primis, un parere sul giocatore che lo ha maggiormente sorpreso in questi quattro mesi di lavoro. 

"Il giocatore che mi ha sorpreso di più è sicuramente De Roon, è giovane ma non mi delude mai".

Riguardo al futuro, suo e della squadra, Reja non si sbilancia, parlando sempre di salvezza, oltre ad un pensiero sul mercato di gennaio, dove il goriziano non intende chiedere un regalo di Natale. 

"Il nostro obiettivo? Prima di tutto una salvezza tranquilla, e per quella siamo messi benone, ma la classifica ci spinge a fare un pensierino anche all'Europa. Mercato? Il presidente è capacissimo di andare a caccia per alzare l'asticella ma io non gli chiederò niente perché ha già dotato l'Atalanta di un'organizzazione da grande squadra. Napoli e Lazio non hanno queste strutture".

Infine, un sogno: "Quello di sentire l'inno della Champions dal campo. La Nazionale? Prima di me ci sono allenatori come Zaccheroni che da selezionatore ha fatto benissimo. Meglio concentrarsi sul presente anche se è bello sapere di avere ancora un futuro a 70 anni. Ma vi dico che un paio di Nazionali dell'Est mi hanno contattato, ho molti estimatori da quelle parti...".

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