Partiamo dalla fine, ovvero dal 120' di Bologna-Siena, match che vale un biglietto per gli ottavi di Coppa Italia. Giocatori, tifosi allo stadio e allenatori non aspettano altro che i calci di rigore, a sancire i titoli di coda di questa non entusiasmante sfida. Ecco invece che Feddal decide di travestirsi da "guastafeste" e di gelare lo stadio Dall'Ara con un colpo di testa che batte l'incolpevole Stojanovic. 
 
Emblematiche le parole di mister Pioli a fine partita: "Sono deluso e arrabbiato, non abbiamo avuto determinazione e voglia di vincere." Già, determinazione e voglia di vincere, gli ingredienti essenziali che nel calcio e nella vita possono fare la differenza, anche in situazioni critiche e contro squadre più forti. Se poi si sprecano occasioni, come quella odierna, per guadagnare in autostima, con di fronte una squadra di categoria inferiore, imbottita per giunta di riserve, è chiaro che la situazione sia oltremodo critica.
 
 Lo scorso anno, di questi tempi, i tifosi rossoblu si stavano esaltando per le perle di Kone al San Paolo, che avevano regalato un doppio miracolo tra campionato e Coppa Italia, risollevando un ambiente ricco dei consueti problemi. Quest'anno il periodo pre natalizio si preannuncia invece sotto tono, e se pensiamo che il prossimo match vedrà i felsinei impegnati contro la Juventus, la fiducia per il futuro perde di consistenza. 
 
Tentiamo, come al solito e come, giusto o no, è necessario fare, di trovare le poche note liete della serata. Iniziamo dal reparto arretrato, dove partiva come titolare l'incognita Radakovic. Il ragazzo, classe 1994, è apparso sicuro di sè e ha limitato al minimo gli errori: il fisico possente (194 cm per 90 kg) possono fare di lui un futuro pilastro della difesa felsinea, per cui lo aspettiamo fiduciosi.
Buona anche la mezz'ora di Alex Ferrari, altro '94, esterno difensivo in grado di svolgere bene entrambe le fasi, che già nel ritiro di Andalo aveva messo in mostra buone potenzialità. 
 
Nel capitolo "centrocampo" inseriamo di diritto Abdallah Yaisien, anch'egli del 1994, in grado di regalare la vivacità giusta ad una squadra che appare tutto tranne che vivace. 
 
Infine, chiudiamo con il reparto offensivo, dove troviamo tra le note liete Denis Alibec, attaccante in prestito dall'Inter dotato di un buon fisico (184 cm per 80 kg) che nella sfida contro il Siena ha servito il fondamentale pallone del pareggio a Moscardelli. Buoni movimenti, ottima difesa e gestione del pallone. 
 
Questi i nomi nuovi su cui il Bologna potrà puntare nel futuro più prossimo: l'ultima parola spetterà però ovviamente a Stefano Pioli.