“Ah, da quando Baggio non gioca più, non è più domenica”.

Già, così come canta Cesare Cremonini in una sua celebre canzone, al Renato Dall’Ara, e più in generale in tutta Bologna, da quando il Divin Codino ha deciso di lasciare il calcio e la città felsinea tutto sembra finito in secondo piano, quantomeno le giocate di classe, quelle dei Campioni in grado di infiammare una piazza ricca di passione e voglia di grande Calcio.

Il Bologna che si riaffaccia alla Serie A, lo fa con la voglia di una grande del calcio a strisce verdi bianche e rosse che torna nella massima serie dopo un anno di purgatorio. La voglia di pallone si respira tra le vie della città felsinea, che vuole tornare ai fasti di un tempo, quando Signori prima, Baggio e Tare poi, con il maestro Guidolin in panchina, facevano sognare una piazza intera con le loro magie sul terreno di gioco.

Come riaccendere il sogno dei bolognesi di grande calcio?

Semplice. L’idea arriva da Genova, in particolare da Marassi, dove i continui litigi tra Massimo Ferrero e Walter Zenga potrebbero aver fatto tramontare definitivamente la pista che porterebbe al ritorno di Antonio Cassano con la maglia blucerchiata. Il patron lo vuole, l’allenatore un po’ meno, mentre la piazza spinge in attesa di un colpo che forse sarà destinato a rimanere un sogno nel cassetto.

Ed allora, perché non provarci? Bologna potrebbe accogliere Cassano a braccia aperte, farlo sentire nuovamente a casa come già fatto nella vicina Parma, sempre sulla via Emilia. FantAntonio riaccenderebbe la passione dei bolognesi, ed anche se il suo carattere e la sua reputazione precedono la fama del Cassano calciatore, Antonio da Bari resta pur sempre uno degli ultimi veri fantasisti del calcio dello Stivale, che spinto da una gran voglia di dimostrare all’Italia intera che non è ancora un giocatore finito, potrebbe anche accettare la destinazione dopo il rifiuto doriano.

Un’idea, lanciata lì a mò di provocazione nei confronti di Saputo e Tacopina, che dopo la promozione in Serie A vogliono formare una squadra che si attesti nella nobiltà del soccer. Dopo l’affare Drogba a Montreal, di certo la disponibilità non manca al duo statunitense, che oltre ad un ritorno mediatico che sicuramente avrebbe non poca risonanza, non vedrebbe del tutto accantonato anche l’aspetto tecnico tattico dell’affare, con Delio Rossi che verrebbe soddisfatto nella sua costante ricerca di una seconda punta in grado di spalleggiare l’attacco dei rossoblù. Magari piazzarlo con Brienza alle spalle di Acquafresca, o chi per lui, davanti.

Antonio aspetta una sfida in Serie A, lo ha detto apertamente dopo la parentesi parmense finita in malo modo. Non è tempo per l’Arabia ed i suoi milioni. Non è momento per l’Australia o gli Stati Uniti, campionati seppur in ascesa che continuano ad avere un appeal decisamente basso per uno dal talento calcistico di FantAntonio. Cassano respira ancora il calcio vero, quello della Serie A. Lo stesso che sembra inebriare le nuove vie di Bologna.

Cesare Cremonini e la dotta potrebbero tornare a cantare, stavolta non più per un addio, ma per inneggiare al nuovo talento di casa: Antonio Cassano. Chissà, forse a fine mercato quando le acque sembreranno calmarsi e la necessità e la tentazione di tornare a calcare il terreno di gioco e provare ancora l’ebbrezza della sfida saranno sempre più insistenti nella testa del calciatore.  

Cassano al Bologna. Semplice provocazione. O forse no … E se fosse nuovamente domenica al Dall'Ara?