Finalmente Mattia Destro. Bologna ed il Bologna, con Delio Rossi in testa a questa folta rappresentanza, possono finalmente esultare: Corvino ha piazzato il colpo che tutti si aspettavano per completare il reparto offensivo della squadra felsinea. La giornata di oggi sarà decisiva per definire e limare i termini dell'accordo sia con la Roma, con la quale sembra filare tutto liscio, che con l'entourage del calciatore, che non vede l'ora di sentirsi nuovamente protagonista al centro di un progetto. 

Destro sarà dunque la punta di diamante del mercato del Bologna di Corvino, Saputo e Tacopina, che dopo essersi visti sfuggire dalle proprie mani prima Quintero, poi Duncan ed infine anche Defrel, riusciranno finalmente a piazzare un colpo da novanta, affiancando un attaccante di peso e qualità, oltre che di uno spiccato senso del gol, a Franco Brienza

L'accordo è stato raggiunto con la Roma per un prestito con obbligo di riscatto fissato ad una cifra di circa 11 milioni di euro: prezzo notevolmente calato dopo le deludenti prestazioni del centravanti marchigiano. Limati, a quanto pare, anche gli ultimi dettagli contrattuali sull'ingaggio del calciatore, che firmerà un contratto triennale: spalmato nell'arco della sua permanenza in romagna il suo lauto compenso, con un ritocco sulla cifra di partenza in base alle prestazioni e agli obiettivi raggiunti. Domani potrebbe essere il giorno giusto per vedere Destro effettuare le visite mediche e apporre la firma sul contratto con la nuova società. 

Sopravvalutato oppure no? Mattia Destro unisce e divide l'Italia del calcio. La valutazione, in termini sia tecnici che economici dell'attaccante classe 1991 di Ascoli Piceno uscito dal vivaio dell'Inter, ha sempre destato molto scalpore ed infinite perplessità. Dopo l'ottima parentesi senese, quando il giovane Destro mise a segno 12 gol, anche se la maggior parte dei quali a campionato finito, il passaggio alla Roma prima, ed al Milan poi con dei risultati piuttosto negativi, ne hanno frenato l'esplosione e la definitiva consacrazione nel calcio che conta. Che le piazze di Roma e Milano portino con sé una enorme pressione sulle spalle dei calciatori, soprattutto sui più giovani meno esperti ed abituati alle critiche, potrebbero aver influito, assieme all'eccessiva portata economica del suo trasferimento nella capitale, al fallimento in termini sportivi dell'attaccante con la casacca della Roma. Inoltre, un feeling mai nato sia con Rudi Garcia che con Pippo Inzaghi al Milan lo scorso anno, lo avevano relegato in panchina. 

Forse non era sufficientemente pronto. Forse tornare in una provinciale che aspira a grandi palcoscenici potrebbe definitivamente rilanciarlo. Stavolta potrebbe essere tutto diverso. Destro sarà amato e coccolato da una piazza che lo aspetta a braccia aperte, con una società che ha puntato fortissimo su di lui nella speranza che l'ambiente possa ricordargli i fasti di Siena e della sua migliore stagione fin qui disputata in Serie A. Bologna aveva bisogno di Destro, Mattia aveva bisogno di sentirsi nuovamente importante e la città felsinea è pronta ad incoronarlo. 

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