“Abbiamo la sensazione di ripartire da dove ci eravamo lasciati nel 2005. Con emozioni, determinazione e la certezza di poter contribuire da subito al bene del Cagliari”. Tocca le corde emozionali di una città Gianfranco Zola, attraverso parole che giungono dalla coda che accompagna il nuovo allenatore e spingono per una seconda parte di stagione di rivincite. Cagliari ricorda ancora Zeman, maestro, se non di risultati, di positività, in campo. Solo due vittorie, eppure un appoggio incondizionato della piazza.

Giulini sceglie di cambiare e, dopo il "no" di Zenga, si affida a un talento di ritorno. Dal campo alla panchina, a quasi un decennio di distanza. Nel mezzo tanta Inghilterra, West Ham e Crystal Palace, dall'Europa a situazioni in bilico, sull'orlo del precipizio. Il piacere della giocata si fonde con la concretezza che si deve a un momento di pericolo.

Cagliari è piazza ideale, perché Zola, come Zeman, ama i giovani prospetti, le idee prima del denaro, ma gennaio resta àncora di salvataggio importante. Comprare, per risalire. Si parte da due tasselli decisivi, un estremo difensore e un centravanti di peso. Per il resto la voglia matta di Zola Gianfranco, cavallo vincente, di nuovo a casa.  

Fonte Gazzetta dello Sport