Non c'è storia al "Bentegodi": la Juve domina e porta meritatamente a casa i 3 punti conditi dalla sorpresa dell'ottima prestazione del giovane Coman. Il diciottenne francese è stata la nota più lieta della partita: nel giorno del suo esordio assoluto in A ha ammutolito lo stadio per grinta e coraggio e al momento della sostituzione è stato applaudito da tutto il pubblico.

Corini lascia a sorpresa in panchina Paloschi e presenta il Chievo con un 4-3-3, ma in realtà si tratta di un 4-5-1 mascherato con l'obiettivo di coprire tutto il campo. Nel primo tempo il match è a senso unico: già al minuto 6 i bianconeri sbloccano la gara: angolo di Tevez e colpo di testa di Caceres che viene deviato in rete dal terzino Biraghi. La squadra di Allegri potrebbe diligare ma due traverse (una colpita da Tevez su cross di Lichtsteiner e l'altra di Caceres sempre su angolo dell'Apache) e un palo di Vidal negano il raddoppio ai bianconeri.

Il Chievo dei primi 45 minuti si vede solo in una ripartenza sprecata da Schelotto. Buffon è quasi inoperoso. Nella ripresa Corini inserisce Paloschi e Radovanovic (costretto a uscire dopo soli 25 minuti per infortunio) al posto di Schelotto e di Mangani ma la musica non cambia: la Juve è sempre padrona del campo. E al 72mo potrebbe anche raddoppiare con un colpo di testa del neo entrato Llorente (che al 68mo ha sostituito Coman), ma Bardi fa buona guardia e devia in angolo.

L'unica azione pericolosa del Chievo arriva pochi minuti dopo con un tiro di Maxi Lopez, che Buffon respinge da pochi passi. E' l'ultimo sussulto prima dell'espulsione del tecnico clivense Corini a fine gara. Finisce 1-0 e la squadra di Allegri espugna così il "Bentegodi". D'accordo, l'avversario era la Juve. Ma il Chievo si è visto solo in un paio di occasioni, troppo poco. Corini avrà molto da lavorare.

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