Estate del 2013, l’Empoli, privo di Regini ritornato a Genova sponda Samp, decide di far tornare a sua volta un giovane difensore classe ’94, l’anno prima ceduto in comproprietà alla Juventus per una stagione con la Primavera bianconera dopo una lunga trafila nel settore giovanile dell’Empoli. Il compito per lui è arduo visto lo strepitoso campionato del partente Regini, ma Sarri non ha alcun dubbio: è lui il prescelto per sostituire il neo difensore blucerchiato. E Daniele Rugani non fa assolutamente rimpiangere Regini e compone con Tonelli la coppia di centrali più forti del campionato cadetto. Realizza la bellezza di 40 presenze condite da 2 gol e dà un grande contributo alla risalita del “suo” Empoli in serie A dopo 6 anni di B. E per la dirigenza empolese è giusto confermare quasi del tutto il gruppo che ha compiuto questa fantastica impresa e Daniele si appresta a disputare a soli 20 anni la sua prima stagione in serie A dopo un anno di B e diverse presenze in Under 21. Rugani insieme ai suoi compagni si allena duramente per far ricredere gli scettici che danno l’Empoli come sicura retrocessa e i risultati per lui e la squadra sono fantastici.

L’Empoli se la gioca contro chiunque producendo un grande calcio e Daniele migliora giornata dopo giornata ricevendo interessamenti anche da club stranieri come l’Arsenal e meritandosi le sue prime due convocazioni in Nazionale maggiore dal CT Conte che ebbe già modo di apprezzare il ragazzo quando allenava la Juventus.

Alla fine del girone d’andata non si può parlare più di una sorpresa, Rugani è diventato una certezza tanto da convincere la Juve che deteneva metà del suo cartellino a spendere 3,5 milioni per il restante 50%, lasciando il ragazzo a Empoli per completare il suo processo di maturazione e la stagione con il club che lo ha cresciuto. E certamente Daniele con la sua grande professionalità in questi restanti mesi darà tutto per i colori azzurri e per compiere un altro miracolo che decreterebbe l’Empoli ancora in serie A. Il futuro è dalla sua parte, come dice Sarri è un ragazzo fuori dal normale proprio per la sua semplicità e per la sua umiltà, un giocatore che spesso si ferma al campo più del dovuto per migliorare i suoi punti deboli, un predestinato insomma che è pronto a spiccare il volo nel calcio mondiale dopo aver ultimato il suo ultimo obiettivo, salvare l’Empoli.