L'Empoli è salvo. La squadra di Maurizio Sarri ottiene la matematica certezza della permanenza in Serie A anche nella prossima stagione e, contro ogni pronostico, lo fa al termine di una stagione stratosferica, salvandosi con 41 punti a quattro giornate dal termine del campionato. Una gioia incredibile, come sottolineerà lo stesso allenatore dei toscani a fine gara, frutto di un lavoro costante che ha fatto vedere non solo i frutti tramite il bel gioco, ma anche con i risultati. Sarri raggiunge così l'obiettivo prefissatosi ad inizio anno, una salvezza tanto inaspettata quanto voluta e strameritata sul campo. 

Al termine della sfida dell'Olimpico contro il Torino, dove i toscani si sono imposti per 1-0, meritando anche un punteggio maggiormente rotondo, l'allenatore napoletano, trapiantato in toscana, ha così gioito: "Questa salvezza ha un sapore bellissimo, che sfata tanti luoghi comuni sulla nostra squadra e dimostra che anche realtà come l’Empoli possono stare in Serie A. Nessuno avrebbe scommesso sulla nostra salvezza".

Si passa all'analisi della gara. Qualche difficoltà nel finale, a causa del caldo, e del terreno: "Il tempo caldissimo e il terreno pesante nel finale si sono fatti sentire: è normale che la squadra fosse stanca dopo 60 minuti disputati su quei livelli. Oggi la squadra è voluta venire a vincere per togliere il quasi dalla salvezza, un quasi che ci stava anche dando noia. Le motivazioni per questa partita erano quelle di ottenere la salvezza, per la prossima (contro la Fiorentina n.d.r.) non importa andare a cercarle".

Infine, la dedica di Maurizio Sarri, romantico che non ha dimenticato affatto da dove è partito: "A quei 2500 che venivano allo stadio quando ho cominciato la mia avventura sulla panchina dell’Empoli".

Dalla panchina al campo. Dalla mente al braccio, al playmaker, quello che sul terreno di gioco mette in atto tutte le geometrie che vengono dalla testa di Maurizio Sarri. L'uomo in più di quest'Empoli è senza dubbio lui, senza dimenticare Rugani, Maccarone e lo strepitoso finale di stagione di Saponara: Mirko Valdifiori è la foto dell'Empoli di quest'anno. Brillante, sicuro di sè. Una stagione sopra le righe, che gli è valsa la chiamata in Nazionale e, chissà, in un futuro, di una grande squadra. 

"Siamo felici della vittoria che ha dato la matematica salvezza, ma festeggeremo poco perché domenica affrontiamo la Fiorentina e vogliamo vincere. Viola come il Real per la Juventus? Sì, è la nostra partita dell’anno".

Il genio della lampada toscana spiega, successivamente, cosa rappresenta per l'Empoli questa salvezza: "Un risultato incredibile, che io e tutti i miei compagni dedichiamo a Silvio Nacci, che ci ha dato una mando anche dall’alto. Sono contento di come ho affrontato la prima stagione in Serie A, il merito è dei miei compagni che mi hanno messo nelle condizioni di esprimermi al meglio. Sette anni di lavoro in cui sono cresciuto tanto: la finale Playout, quella Playoff e tante altre emozioni".

Il presente, con la salvezza, ma anche il futuro. Oggi c’erano anche degli osservatori del Bayern Monaco allo stadio. Ma dove vuole arrivare Valdifiori? "Non lo so, io penso solo al campo, è stata la mia prima stagione in Serie A e sono contento della salvezza e della convocazione ottenuta in Nazionale".

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