Due squadre senza obiettivi, Empoli ed Hellas, con la salvezza già in pugno da parecchie giornate, sono scese in campo al Bentegodi, dove c’era da aspettarsi la classica partita da fine stagione, con un ritmo basso e squadre appagate. Comunque, soprattutto nel primo tempo, si è visto tutto tranne quello. Partita divertente in questo pomeriggio, in cui si è festeggiato lo storico scudetto del Verona di 30 anni fa, con le due squadre che hanno giocato un calcio molto propositivo, cercando di segnare, e con poche restrizioni difensive.

Mandorlini si affida di nuovo al 4-3-3, con Rafael in porta, e difesa costituita da Agostini, Moras, Márquez e Pisano. A centrocampo si rivede Hallfredsson, co Obbadi e Greco. In attacco, Juanito Goméz sulla sinistra, Sala sulla destra e al centro come al solito, il bomber Luca Toni, alla ricerca del gol nº20 in campionato. Sarri invece prova a dare spazio a chi ha giocato meno durate l'arco della stagione: Sepe in panchina, con Bassi di nuovo titolare – lui che non giocava dalla 10ª giornata – e davanti a sè, Hysaj a sinistra e Laurini a destra, mentre al centro ci sono Barba e Rugani. In mezzo al campo, solo Valdifiori gioca da titolare, affiancato a Zielinski e Vecino, con Saponara trequartista nel solito 4-3-1-2. In attacco, Pucciarelli e Maccarone.

Comincia meglio l’Empoli, che entra in campo mettendo sotto pressione gli avversari, e già al 6º minuto di gioco vede Maccarone servire Riccardo Saponara, che davanti a Rafael non sbaglia e fa subito 1-0 per i toscani. Comincia ad avere più palla il Verona, che cerca di affondare con Sala e Juanito Goméz, ma si vede un Empoli molto ben organizzato come al solito, e l'Hellas non riesce a perforare il muro difensivo degli ospiti. Sempre più pericoloso in contropiede, al minuto 15, buona giocata di Pucciarelli, che entra in area, finta un difensore del Verona ma calcia male e rasoterra, e Rafael la blocca senza difficoltà. Nello stesso minuto, ancora una volta "Big Mac" Maccarone, spalla alla porta, serve Rugani che calcia forte da fuori area, con la palla che non passa lontanìssimo dalla porta dei butei.

Solo due minuti dopo, prova a reagire il Verona, che da un calcio d’angolo, vede Greco calciare di prima al volo, con la palla che non passa neanche troppo lontano dal palo destro della porta di Bassi. E quello sarebbe proprio l’allarme per il gol che stava per arrivare. Al minuto 23’, punizione dalla destra, nella 3/4 avversaria, palla batuta perfettamente che arriva a Moras, che con uno splendido colpo di testa fa 1-1 e tutto uguale al Bentegodi. Dopo 20 minuti, il ritmo finalmente cala un pò, e si vedono entrambe le squadre cercare il possesso palla, ma sempre col Verona cercando le verticalizzazioni, con Juanito e Sala, senza però portare pericolo alla porta avversaria. Al minuto 37’, esce proprio l’esterno argentino, per infortunio, col brasiliano Fernandinho, soltanto alla 5ª presenza stagionale, a entrare in campo. Minuto 42’, è il minuto della più grande occasione di Luca Toni nella partita. Giocata iniziata proprio dalla parte di Fernandinho, che mette a destra per l’affondo di Hallfredsson: l’islandese fa un cross perfetto, Toni la colpisce di testa ma Bassi fa una splendida parata, per poi Barba, quasi sopra la linea, allontanare il pallone.

Nella ripresa, si vede definitivamente una partita più calma. Le due squadre non creano molto pericolo, cercano di tenere più la palla e non spingono come nel 1º tempo, soprattutto l’Empoli, che non fa più una pressione così alta. Solo al minuto 66’ arriva la seconda gioia per il pubblico del Bentegodi, col gol di Sala. Cross dalla sinistra di Hallfredsson, Bassi non riesce ad allontanare la palla col pugno, e questa va direttamente verso i piedi di Jacopo Sala, con l’esterno a metterla dentro, per il suo primo gol stagionale.

Da lì alla fine c’è poco più da raccontare. Luca Toni, in mezzo ai centrali dell’Empoli non riesce mai a smarcarsi e ad essere pericoloso. Fernandinho e Sala ci provano sempre di più sia ad affondare che a fare le diagonali, ma non ci riescono, e non riescono nemmeno a servire il il bomber in avanti. L’Empoli fa un secondo tempo sempre ad un ritmo più basso e solo attraverso qualche spunto individuale riesce a portare la palla avanti, ma sempre senza un reale pericolo verso la porta di Rafael. Al minuto 92’, ci prova dalla distanza Saponara, che vede Rafael fare una bella parata e mettere la palla in calcio d’angolo. Non riesce a batterlo però l’Empoli, con l’arbitro che dice che può bastare, e finisce al Bentegodi con il risultato di 2-1 per i gialloblù. La squadra di Mandorlini aproffita nel modo migliore delle sconfitte di Atalanta e Chievo per scalare qualche posizione in classifica e ora ha il Milan a solo 2 punti. Con ancora 2 partite da giocare, sicuramente gli uomini di Mandorlini vorrano provarci ad agganciare i rossoneri, che hanno perso a Sassuolo, e vivono una stagione tutta da dimenticare.