Dopo i ritorni vincenti di Tavano e Maccarone che hanno trascinato a suon di gol l’Empoli in serie A, in casa azzurra si pensa a un altro clamoroso ritorno che è quello di Totò Di Natale. L’attaccante napoletano è cresciuto calcisticamente a Empoli dove ha esordito in serie A conquistando una grande salvezza nella stagione 2002-03. Nell’estate del 2004 il giocatore è stato ceduto all’Udinese dove diventa uno dei migliori attaccanti del campionato conquistando per 3 volte consecutive il titolo di capocannoniere del massimo torneo nazionale. Durante il decennio friulano è stato accostato diverse volte a vari top club del campionato come Juventus e Milan, ma Totò ha sempre manifestato grande attaccamento alla maglia bianconera e ha rifiutato offerte allettanti preferendo la tranquillità e l’amore di Udine.

Ora però le cose sembrano essere cambiate con un Di Natale spesso relegato in panchina e non più decisivo come qualche anno fa. Per questo motivo il giocatore sta valutando attentamente se continuare la sua carriera a Udine o se optare per un’altra soluzione. Fonti vicine all’attaccante paventano addirittura l’ipotesi del ritiro anticipato se le cose non dovessero migliorare, ma una soluzione che sta prendendo corpo è proprio quella del ritorno a Empoli che sarebbe per qualcuno clamoroso ma anche affascinante per i bei ricordi lasciati in Toscana, nonostante l’ultimo anno deludente che è terminato con la retrocessione in serie B del club di Fabrizio Corsi.

Ma proprio il presidente dell’Empoli in un’intervista a Tuttomercatoweb ha negato qualsiasi trattativa con l’attaccante campano: “Al momento non siamo interessati ad inserire giocatori di qualità a gennaio e Totò rappresenta la qualità. In avanti aspettiamo il rientro di Mchedlidze che fin adesso ci è mancato, siamo contenti di quest’organico con il quale vogliamo conquistare la salvezza”. Dunque per ora porte chiuse per il ritorno del figliol prodigo ma la sensazione è che a gennaio se ne riparlerà specialmente se Di Natale continuerà a non trovare lo spazio desiderato nell’Udinese di Colantuono.

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