Allo stadio Castellani domani pomeriggio si sfideranno Empoli e Frosinone. Gli azzurri non vincono in campionato da cinque giornate, ma oramai vedono da vicinissimo la seconda salvezza di fila. Marco Giampaolo, allenatore della squadra toscana, ha parlato in conferenza stampa: "Quello che conta è pensare che la partita col Frosinone ci può avvicinare all’obiettivo, ma la gara dell’andata fa storia a sé. Uscimmo immeritatamente sconfitti e con le ossa rotte, ma non conta più nulla ormai. Dovremo essere lucidi, sereni e non innervosirsi". 

Nella sfida d'andata il Frosinone raccolse la sua prima, storica, vittoria in Serie A (2-0): "Nessun senso di rivalsa. All’epoca venivamo da una sconfitta, loro la interpretarono con grande agonismo. Ci fecero entrare subito nel tipo di campionato che ci aspettava, ma è vero che da lì in poi facemmo una serie di risultati importanti che ci hanno fatto arrivare fin qui. Chiudono bene gli spazi e non ti fanno ragionare. Hanno gente di gamba, ho visto le ultime loro partite e quindi mi aspetto una gara complicata. La lucidità farà la differenza".

La squadra toscana non vince dal 10 gennaio e in casa addirittura dal 13 dicembre: "Non siamo in una condizione tale da perdere entrambe queste componenti, la squadra non ha di questi problemi. Certo sarebbe un gran colpo tornare a vincere, ma non dobbiamo partire dalla fine. Dobbiamo creare i presupposti per tornare ai tre punti, ma questa, ripeto, è una gara difficile".  Chisura sulla probabile formazione, ci sarà Buchel, nonostante un fastidio muscolare. Potrebbe tornare Croce, è tornato in gruppo Krunic dopo la botta alla caviglia. Sul terzino: "Zambelli e Bittante mi danno garanzie, ho fatto la mia scelta in funzione dell’avversario e del tipo di partita che faremo. Gioca il primo perché il secondo può farci comodo a partita in corso". Ariaudo: "Gioca ancora lui, ma non sorpassa gerarchicamente Camporese. E’ uno che ha respirato quest’aria, i nostri dirigenti hanno fatto questa valutazione perché è ciò che fa la differenza. Prendere uno che non c’entrava con le nostre idee non aveva senso. Questo vuol dire lavorare bene".