Con i se e con i ma non si scrive la storia, è vero, ma è ineludibile domandarsi “e se Giuseppe Rossi avesse giocato la seconda parte della scorsa stagione, che campionato avrebbe fatto la Fiorentina? E se fosse stato disponibile anche Mario Gomez? E se Pepito non dovesse tornare dopo la quarta operazione al ginocchio?”. Inutile passare notti bianche a pensarci, perché Rossi tornerà l'anno prossimo (queste le dichiarazioni del responsabile sanitario , il dott.Manetti, dopo l'ennesima operazione avvenuta nei giorni scorso in Colorado: "La visita in artroscopia ha confermato la stabilità del legamento crociato che aveva subìto una sollecitazione nella partita di gennaio contro il Livorno, da lì sono iniziate le tribolazioni. Abbiamo ritenuto necessario un intervento per rimediare ad una lesione meniscale, l’intervento non è stato invasivo e permetterà un ripristino completo della stabilità del ginocchio che purtroppo richiede tempi un po’ più lunghi. I tempi sono dettati dallo specialista, se saranno 4 o 5 mesi lo vedremo nei controlli successivi. Per 6 settimane non dovrà supportare nessun carico e dopo un successivo controllo ricominceremo il potenziamento muscolare") ma Gomez c'è. Ed anche il sostituto di Rossi c'è.

In verità, ce ne sono due: Babacar e Bernardeschi. Il primo é di origini senegalesi, sarebbe potuto entrare a far parte della Nazionale Italiana ma é stato scartato per via del suo mancino troppo debole ed ora gioca per le giovanili del Senegal da circa quattro anni. E' nel vivaio della Fiorentina dal 2007 ma ha esordito in prima squadra nella stagione 2009-2010, appena sedicenne, quando Cesare Prandelli era alla guida della Viola. Proprio l'ex c.t. italiano disse di lui, nel 2009, che “Da un punto di vista calcistico, ha prospettive illimitate”. E' un giocatore che può far leva sul suo fisico (191 cm per 85 kg) ma nonostante la stazza è agile, punta rapida, destro naturale dal tiro potente, abile nel gioco aereo (beh, vista l'altezza é quasi scontato). Negli anni è molto migliorato anche nella fase di assisestenza importante in zona assist. Per questo, Montella lo vede pronto ad affiancare un attaccante di maggior spessore come Mario Gomez che ha il compito di bucare la rete ora che Pepito, compagno di gol, é ai box. Sono stati fatti molti paragoni, perché si sa, il calcio é fatto di questo, anche se si parla di cercare di somigliare sempre a se stessi, i confronti sono inevitabili. Babacar, prima punta ma anche esterno destro d'attacco, è stato affiancato ad una colonna come Didier Drogba, ad un quasi coetaneo come Batshuayi (stellina del calcio belga), ai "nostri" Manolo Gabbiadini e Mauro Icardi e al brasiliano in forza al Valencia Vinicius Araujo. Per quanto riguarda il fisico ricorda il nigeriano Kanu ma le movenze sono tutto l’opposto. Il paragone più vicino potrebbe essere quello con Aleksandar Mitrovic, 18 anni, serbo: stessa forza (ma Mitrovic è meno veloce), stessa posizione, stesso piede preferito, stessa potenza nel tiro.

L'altra alternativa è Federico Bernardeschi, italiano, mancino puro, classe 1994. Uno con un bel caratterino, ereditato sicuramente dal papà che due/tre anni si pronunciò così: “Manchester United per mio figlio? (c'era ancora sir Alex Ferguson) No, grazie”. Gioca come trequartista dietro la punta ma é capace di fare l'esterno d'attacco o la seconda punta. Recentemente, con la maglia dell'Under 21 italiana ha giocato dietro Belotti, attaccante del Palermo, come numero 10 (contro il Cipro con il quale ha firmato anche il suo primo gol nelle qualificazioni U21 per Euro2015 con la maglia azzurra) per lasciare che Berardi si muovesse liberamente sulla fascia, ma nella gara contro la Serbia ha fatto prima l'esterno del 4-2-4 sperimentato da Di Biagio e poi il trequartista destro nel 4-2-3-1. Tecnica e qualità sono le due parole che descrivono meglio Bernardeschi. E' difficile trovare un giocatore che possa assomigliargli, ma è possibile fare un accostamento con il 19enne uruguayano Gonzalo Bueno: entrambi mancini, duttili e agili.

Montella ha quindi a disposizione due giocatori totalmente diversi: uno destro, uno mancino; uno prestante fisicamente, uno più longilineo; uno più tecnico, uno più veloce; uno punta centrale naturale, l'altro ala destra. Babacar quest'anno è già stato provato come vice-Rossi in Roma-Fiorentina (2-0), nonché  prima giornata della serie A ed ha giocato intensamente per circa 63 minuti (é stato poi sostituito da Montella per buttare nella mischia Ilicic). Bernardeschi, al contrario, non é stato ancora impegnato nella serie A 2014/2015. Domenica c'è la sfida contro il Genoa e l'Aereoplanino sta pensando a tre diverse opzioni che riguardano il cambio di modulo per sostituire Pepito.

1) L'opzione più gettonata, della quale si parlava già in estate, é il 4-3-3. La difesa é il grande punto interrogativo con i ballottaggi Richards-Tomovic a destra e Pasqual-Marcos Alonso a sinistra che saranno risolti più avanti e con le certezze Savic e Gonzalo Rodriguez al centro. A centrocampo si va verso la conferma dei tre tenori, con Aquilani e Borja Valero ai lati di Pizarro. In attacco il posto di esterno destro é riservato a Cuadrado, il trono é di Mario Gomez e rimane vuota una casella. Ad inizio campionato, il senegalese (Babacar) era in vantaggio sull'italiano (Bernardeschi) grazie all'ottima pre-season svolta, ora però il tecnico viola non può ignorare i progressi di Bernardeschi con la maglia della Nazionale. In realtà, ci sarebbe un terzo possibile nome: Josip Ilicic. Lo sloveno, voluto fortemente l'anno scorso, é più esperto dei due ragazzi, inoltre il suo ex tecnico al Palermo, Bortolo Mutti non ha mai nascosto che «il 4-3-3 è il modulo perfetto per le sue caratteristiche, perché partendo da destra e accentrandosi andando a cercare la conclusione mancina potrebbe trovare la porta con molta facilità.», in questo caso si posizionerebbe però come ala sinistra. Ultimo nelle gerarchie, infine, ci sarebbe El Hamdaoui. Il marocchino é ancora un giocatore della Fiorentina ed anche lui, come Ilicic, dovrebbe slittare a sinistra. Prima di El Hamdaoui, Montella può contare su Joaquin, tornato oggi in gruppo, e su Marin e Vargas.

2) La seconda opzione é quella del 4-3-1-2: Montella ha studiato e sta pensando alla trasformazione di Cuadrado in trequartista, con Babacar che andrebbe al fianco di Gomez.

3) La terza ed ultima opzione é quella dell'albero di Natale (4-3-2-1): Mario Gomez sarà l'unica punta là davanti e i due trequartisti candidati a fargli “da spalla” sono Cuadrado, ovviamente, e il neoacquisto (è in prestito dal Chelsea) Marko Marin (oggi la Gazzetta dello Sport ha fatto sapere che la Fiorentina ha felicemente annunciato che "è completamente guarito e recuperato dal problema muscolare, anche se ora deve trovare la condizione fisica prima di tornare tra i convocati"). Questa opzione é la più difficile da mettere in pratica proprio perché molto dipende dalla salute di Marin ma, se il tedesco di origini serbo-bosniache non dovesse farcela, Ilicic sarebbe pronto a prendere il suo posto.