L'ennesima ripartenza, l'ultima sfida alla sorte. Giuseppe Rossi incassa parere favorevole, allaccia gli scarpini e prepara il rientro, graduale. Con l'avvento del 2015, torna la voglia di campo. Metà gennaio, un cerchio rosso sul calendario, la voglia di respirare calcio. Il grave infortunio, non il primo in una carriera costellata di gemme da campione e stop prolungati, è ormai alle spalle e l'idea è ritrovare la giusta condizione per fornire l'apporto migliore nella volata europea. 

Montella, senza Rossi, e con un Gomez alla perenne ricerca della concretezza perduta, fatica a far quadrare i conti nel reparto offensivo. Non basta l'esplosione di Babacar per uscire, vittoriosi, dalla guerra che infuria attorno alla terza piazza. C'è poi il doppio impegno, l'Europa League merita energie e rispetto. Una rosa ristretta non può reggere le fatiche infrasettimanali. 

Rossi è il punto più alto dell'organico viola, il tenore da cui non si può prescindere, ecco perché averlo fresco nella lunga volata di primavera può essere decisivo. 

Questo il responso sulle condizioni dell'attaccante, dopo il controllo in Colorado "Il ginocchio di Pepito è molto stabile- si legge sul sito ufficiale viola- asciutto e con una buona muscolatura. Il medico ha dato il via per l'aumento dei carichi gravitazionali che permetteranno il recupero completo del tono. A metà gennaio Rossi inizierà il suo lavoro specifico sul campo, prima di un ulteriore controllo approfondito previsto per metà febbraio. Il recupero agonistico è fissato per l'inizio di marzo, quando torneremo a vedere il vero Giuseppe Rossi".