Scorie di Coppa, la Fiorentina si ritrova, dopo il doppio confronto col Tottenham, e a far da contraltare all'euforia per l'impresa, ottenuta con talento e cuore, è il "sacrificio" di alcune pedine fondamentali nello scacchiere di Montella. Contro l'Inter, un undici da rimodellare a seconda di condizione e forma. In tanti alzano bandiera bianca per il match di Milano ed è soprattutto la mediana a palesare le defezioni di maggior rilievo. Il taglio alla caviglia impedisce a Borja Valero di rientrare e senza il metronomo spagnolo Montella è costretto a correre ai ripari, affidandosi a Kurtic e Badelj, stante la contemporanea assenza di Mati Fernandez. 

Per Mati un trauma distorsivo alla coscia destra. Escluse possibili lesioni, ma lo stop sancisce l'addio alla doppia sfida con Inter e Juve. Nel reparto arretrato, Basanta, l'eroe di White Hart Lane, si ferma 10 giorni, lesione al muscolo adduttore lungo della coscia destra. Prevedibile quindi un assetto a quattro, con Pasqual e Tomovic sugli esterni e G.Rodriguez e Savic al centro. 

Abbondanza infine nel reparto avanzato. Rossi è ancora lontano dal rientro, ma l'approdo a gennaio di Diamanti e Gilardino, sommato all'esplosione di Babacar e al ritorno di Gomez, porta in dote a Montella vasta gamma di scelta. Il tedesco, uno dei migliori in Europa League, punta alla riconferma, al suo fianco favoriti Salah e Diamanti. L'ex Bologna è sicuro del posto, sperano Ilicic e Babacar. 

Tra i pali Neto, ancora fuori Tatarusanu. Non a caso Montella, nel post partita con il Tottenham, elogia il rientrante numero uno. Troppo importante per la Fiorentina avere un estremo difensore affidabile, aldilà della certa separazione a giugno.