Operazione sorpasso. La Fiorentina assesta un montante alle ambizioni europee della Sampdoria e scatta in avanti, superando proprio i blucerchiati al quarto posto. La Lazio è distante sei lunghezze e Montella comincia a sognare il colpo grosso. Successo meritato, figlio delle reti nella ripresa di Diamanti e Salah - un pezzo di bravura, l'ennesimo dall'approdo a Firenze nel mese di gennaio - di una prova di squadra concreta e continua. L'undici di Montella fa la partita e contiene, senza patemi, gli avanti di Mihajlovic. Muriel ed Eder non trovano spazi per far male e la difesa, marchio di fabbrica del serbo, arranca di fronte ai singoli di casa viola. La mancata espulsione di G.Rodriguez, sul finire della prima frazione, indirizza la partita, ma al triplice fischio è inevitabile sottolineare i meriti dei gigliati. 2-0, per i padroni di casa è lecito pensare in grande.

Fiorentina e Sampdoria si presentano al via con moduli speculari. 4-3-3 da ambo le parti, spazio alla qualità. Montella pone Diamanti e Salah alle spalle di Gomez, Mihajlovic lascia in panchina Okaka e si affida all'estro di Muriel. Confermati, come da previsione, Eto'o e Eder, apparso in palla in Nazionale. A centrocampo, in casa gigliata, Aquilani con Borja Valero e Badelj, mentre Soriano è preferito ad Acquah sulla sponda opposta. Montella, senza Pasqual, presenta sugli esterni Richards e Marcos Alonso.

Sotto la pioggia incessante di Firenze, le due squadre partono con buon piglio e al 2' gli ospiti sfiorano il vantaggio. Eto'o si coordina e calcia a botta sicura, ma Gonzalo Rodriguez si sostituisce a Neto e alza sopra la traversa. All'11' giallo per il centrale, in ritardo su Obiang. Col passare dei minuti, cresce la pressione dei padroni di casa. Diamanti col destro spaventa Viviano, al 22' Gonzalo Rodriguez fa tremare il legno della porta blucerchiata. La conclusione, pregevole, non trova il bersaglio grosso, ma la Fiorentina è in spinta e la Samp si ritrae. Aquilani non riesce a indirizzare la conclusione, Viviano è puntuale su Gomez. Al 41' proteste veementi in casa Samp. Eto'o scappa via e Gonzalo Rodriguez, già ammonito, si arrangia. Banti lascia correre e Mihajlovic si infuria. Al riposo, il punteggio è di assoluta parità.

La ripresa si apre con ritmi inferiori e il primo brivido potenziale giunge al minuto 50. Basanta trova lo spunto sugli sviluppi di un corner, ma la botta del centrale è contrata. Rimpianto ospite al 52'. Eder, in qualche modo, trova Muriel, il colombiano fornisce un saggio di tecnica su Basanta, ma calcia invece di servire il libero Eto'o. L'occasione sfuma e la Fiorentina prende le redini dell'incontro. Al 61', prima svolta della partita. Diamanti mette un destro tagliato dal limite, nessuno trova l'appuntamento col pallone e Viviano, in ritardo, vede la sfera insaccarsi in rete. Il Franchi esplode e la Samp accusa il colpo. Tre minuti e partita chiusa. Salah cambia passo, salta avversari in serie e mette il destro nel sacco. In ginocchio, la Sampdoria alza bandiera bianca. Mihajlovic, con due gol da recuperare, lancia Bergessio, ma è la Fiorentina a sfiorare il tris con Aquilani. Viviano legge le intenzioni del centrocampista e chiude la porta. Eto'o prova a caricarsi sulle spalle i compagni, ma il piatto destro del camerunense non è accompagnato da buona sorte. Montella richiama Diamanti e inserisce Mati Fernandez. Il finale non regala emozioni degne di nota. Viviano si oppone a Gomez, Eto'o chiama Eder, senza costrutto, Salah viene rilevato da Lazzari. Al triplice fischio, è la Fiorentina ad esultare, per la Samp un passo indietro.

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Johnathan Scaffardi
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