Una Fiorentina tutta da scoprire quella che si presenta ai nastri di partenza della Serie A. L'esordio contro il Milan dirà già molto della squadra di Paulo Sousa, che ha impressionato positivamente nelle amichevoli estive disputate contr Benfica, Barcellona e Chelsea. Da Babacar a Bernardeschi, passando per il ritorno di Giuseppe Rossi ed il nuovo acquisto Kalinic. Se l'attacco vende i biglietti, è però il reparto arretrato a fare la differenza, con l'ossatura della squadra che passa inevitabilmente dalla coppia di centrocampo.

La Fiorentina di Paulo Sousa riparte dal 4-2-3-1, quantomento nelle idee iniziali dell'ex allenatore del Basilea. I due centrocampisti, inizialmente, dovrebbero essere Mario Suarez con compiti di rottura e copertura accanto a Borja Valero, che rispetto alla parentesi montelliana dovrebbe agire leggermente più dietro con compiti di maggiore impostazione della manovra che di inserimento.

I due mediani spagnoli, ex compagni di squadra al Maiorca, hanno parlato in vista dell'esordio di campionato contro il Milan ai microfoni della Gazzetta dello Sport l'ex Villarreal, ed al Corriere l'ex mediano del Cholo. Entrambe sono pronti a scommettere sulla squadra viola, che proverà a lottare per un posto in Champions League come sottolinea l'ex Atletico Madrid: "Bernardeschi, Babacar, Fazzi, Lezzerini, Capezzi e Diakhate, se continueranno così, avranno una carriera importante, mi auguro nella Fiorentina. Il livello del calcio italiano sta crescendo, la favorita per lo Scudetto rimane la Juventus: ho giocato con Mandzukic, è uno degli attaccanti migliori in circolazione. Noi dobbiamo pensare partita per partita puntando ad arrivare il più lontano possibile e, perchè no, provare ad entrare in Champions. L'Europa League? I tifosi è giusto che sognino, ma la squadra deve rimanere con i piedi per terra".

Sul nuovo Milan di Sinisa Mihajlovic che arriverà a Firenze domenica sera Borja Valero si esprime così: "Bacca è forte. Ha talento. Il Milan ha comprato tanti giocatori importanti ma vediamo come si mettono insieme in campo: una grande squadra non è solo la somma di tanti grandi calciatori. Romagnoli? Onestamente nello scorso campionato non aveva fatto così tanto 'rumore' con le sue prestazioni. Però sicuramente vale questi soldi. Difensori bravi ce ne sono pochi in circolazione. È così in ogni angolo del mondo. Tutti i giovani calciatori vogliono fare gli attaccanti".

Gli fa eco il compagno di reparto, che analizzando il nuovo corso viola esprime le prime impressioni su Paulo Sousa e sul resto della squadra: "Mi ha impressionato la voglia di trasmettere le sue idee. E avete visto con quale partecipazione segue la partita? Montella era diverso. Durante la gara comunicava di meno. Babacar, Bernardeschi, Diakhate? Questi ragazzi non si rendono conto di quanto sia difficile arrivare dove loro sono arrivati. Devono approfittare di questa occasione. Il talento ce l’hanno. Ma non basta per sfondare. Diakhate ha qualità. Ma aspettiamo di conoscerlo meglio. E’ giovanissimo. Scudetto? La Juve è ancora la più forte, Morata e Dybala saranno delle stelle del calcio europeo. La Roma ha un parco attaccanti impressionante, un peccato aver perso Salah. Ormai le nostre strade si sono divise: lui è un grande ma anche nella Fiorentina ci sono grandi giocatori".

Sul nuovo ruolo che gli è stato ritagliato dall'ex centrocampista del Basilea, Suarez parla così dei suoi compiti da svolgere in campo: "Il mio compito è quello di dare equilibrio alla squadra con e senza palla, aiutandola nella fase difensiva. Credo che il miglior centrocampo sia quello che fa girare l’azione, si propone e cerca di essere il più completo possibile. Oggi il calcio è molto più fisico: quello che conta è che in una squadra tutti attacchino e tutti difendano. Noi dobbiamo puntare sul gruppo, non sul singolo. Borja Valero? Lo conoscevo già, quelli che mi hanno sorpreso sono stati Badelj e Vecino. La Fiorentina ha centrocampisti di qualità e compatibili tra loro".

Infine, l'ultima battuta spetta a Borja Valero, sul quale in estate c'erano state numerose voci di addio dopo le polemiche del finale di stagione scorso. Addio scongiurato dallo stesso centrocampista ex Villarreal: "A nessuno piace essere contestato. Quella notte al Franchi i tifosi volevano di più. Io volevo di più. Ma se qualcosa si fosse rotto in maniera definitiva non sarei qui. In estate ho rifiutato di lasciare la Fiorentina: quando tre anni fa ho accettato l’offerta dei Della Valle non avrei mai pensato di arrivare così tante volte davanti a Inter e Milan, ed anche quest’anno spero di arrivare prima delle milanesi. Per tre volte ci siamo piazzati al quarto posto: proviamo a fare meglio perché questo è il modo giusto di ragionare, anche se sarà dura. E lo sappiamo benissimo".

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