Fiorentina, Pradè: "Troppo scetticismo, siamo una squadra competitiva"

Il ds viola: "Non avevamo bisogno di un mercato pirotecnico. Non conta quanto abbiamo speso ma chi abbiamo preso. Per noi anche Roncaglia, Vecino, Rebic sono nuovi acquisti"

Fiorentina, Pradè: "Troppo scetticismo, siamo una squadra competitiva"
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Di Arianna Radice

Il  direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, presente in sala stampa in occasione della presentazione di Joan Verdù, ha fatto il punto della situazione in casa viola: “Non riesco a capire perché c’è questa criticità. Questa proprietà ha dimostrato nel tempo il suo valore. In questi anni ha messo più di 320 milioni di euro, soldi loro. La partenza è sbagliata, la Fiorentina deve essere una squadra competitiva e anche quest’anno è fortemente competitiva. Questa è una società che programma. Non c’è il minimo pensiero da parte dei Della Valle di rientrare in merito quanto fatto sino ad ora. Pensiamo di aver rinforzato la squadra rispetto alla passata stagione e pensiamo di poterci togliere grandi soddisfazioni. Credo ci sia grandissima complicità con i nostri tifosi, non sento questo distacco. La famiglia Della Valle non si sta tirando indietro. Abbiamo già due opzioni per due calciatori in vista del futuro, non ci serviva un mercato pirotecnico non dovevamo fare quello che hanno fatto Milan e Inter. Abbiamo una base solida, abbiamo un’identità ben precisa e dobbiamo puntare su quello. Joaquin non era mai stato messo sul mercato. Quando il Betis è tornato nella Liga e lui ha subito pensato di trasferirsi là ma l’offerta, bassissima, è arrivato solo a metà agosto. Se noi non avessimo trovato Kuba, un giocatore giusto per sostituire Joaquin, e non avessimo trovato l’accordo con il Betis il giocatore non sarebbe partito. Kubafino a 20 giorni fa non era in piedi perché il Borussia voleva monetizzare poi gli ultimi 3 giorni di mercato si è aperto tutto e abbiamo colto l’occasione”

Capitolo Salah: "Per 18 milioni Salah lo potevamo riscattare solo nel prossimo gennaio. Nessuno di noi si poteva immaginare quello che avesse nella testa Salah. Posso dire che è stato dato a Salah un transfert provvisorio e la Fifa stessa si pronuncerà da qui a fine anno su questa vicenda. Su Salah ho sbagliato anche io perché non avrei mai immaginato che potesse cambiare idea, era la persona più felice del mondo a Firenze poi ha cambiato procuratore. Non avrei mai immaginato quello che poi è successo, non si finisce mai di imparare nel calcio. La carta privata l’ha voluta sottoscrivere lui altrimenti non avremmo mai permesso di firmare una carte così. Difesa? Avevamo un obiettivo con Sousache aveva chiesto determinati giocatori. Due non siamo riusciti a prenderli, Mexes la consideravamo un’operazione praticamente conclusa, poi forse hanno cambiato idea e dalla domenica quando l’operazione era praticamente chiusa è saltato tutto. Mexes era già pronto a trasferirsi a Firenze. L’altro giocatore che ci piaceva molto era Denayer che però ha preferito giocare una Champions League. Gli altri due obiettivi non li dico perché rimangono obiettivi per il nostro mercato futuro. A gennaio dobbiamo avere uno di questi obiettivi in rosa. Non sarà comunque Mexes"

Infine sul mercato viola: "12-13 milioni di cui si parlava ad inizio mercato? Siamo una società che ha intrapreso un percorso di fair play finanziario e vogliamo provare a fare le cose con intelligenza e programmazione. Queste ultime stagioni sono state comunque esaltanti per noi. Non capisco perché non si debba aver fiducia nella nostra programmazione. C’è troppo scetticismo. Avevamo fatto delle previsioni diverse, non c’è stata la vendita di Mario Gomez che ci ha bloccato un po’ il mercato ma siamo qui per fare il meglio per questa società e questa città. Non conta quanto abbiamo speso sul mercato ma chi abbiamo preso. Suarez è quel centrocampista di cui avevamo bisogno e lo abbiamo acquistato nell’operazione Savic. Per noi sono nuovi arrivi anche Roncaglia, Vecino e Rebic, senza contare Babacar, Bernardeschi e Rossi che sono altrettanto nuovi acquisti. Quest’anno l’obiettivo è fare bene come sempre e la partenza non è certo stata delle peggiori. Stiamo facendo una crescita che darà frutti con il tempo. Ci sono tanti giovani che saranno pronti successivamente. Siamo pronti a prendere anche delle occasioni sul mercato. Verdù è un calciatore che volevamo portare a Firenze nel 2012 perché è uno di quei giocatori che può giocare in più ruoli di centrocampo. Ci porta esperienza e qualità e siamo convinti che sarà una piacevole sorpresa per tutti. Sarà un bel percorso insieme”.