Un tonfo doloroso, casalingo, in un momento difficile per l'ambiente. La settimana della Fiorentina non è sicuramente da ricordare: dopo le critiche scaturite dalle affermazioni di Della Valle nel post-gara contro il Genoa, è arrivata anche la sconfitta in Europa League, nella sfida casalinga contro il Basilea. Un 2-1 che sa di beffa per come si è sviluppato, ma che alla fine è il risultato più giusto: i viola segnano subito e colpiscono anche un palo clamoroso, ma continuano a soffrire le offensive degli svizzeri, ordinati e che si affidano al talento di Embolo, tra i migliori in campo, e alla concretezza.

Per Paulo Sousa, grande ex della gara essendo stato seduto sulla panchina del Basilea fino al maggio scorso, la serata è cominciata male ed è finita peggio: nel riscaldamento un affaticamento gli mette fuori gioco Vecino, gioca Borja Valero in mezzo con Badelj. Arrivano anche gli infortuni di Ilicic e Astori, prima dell'espulsione di Gonzalo Rodriguez al 65': dritto per dritto in scivolata coi tacchetti a piedi uniti sulle gambe di Embolo, il fischietto inglese Michael Oliver non ha potuto fare altro che metter mano al certellino rosso.

Dall'altra parte, il tecnico Fischer aveva lasciato in panchina l'altro ex, Kuzmanovic, optando per un 4-4-2 spesso tramutato in 5-3-2. Atteggiamento difensivo contro quello offensivo della Fiorentina, ma dopo i primi 20 minuti, favorevoli ai padroni di casa, gli svizzeri hanno attaccato molto di più.

Eppure la gara aveva immediatamente sorriso alla squadra di Paulo Sousa, grazie a un gol decisamente fortunoso firmato da Kalinic: pallone tagliato rasoterra splendido di Roncaglia, Vaclik esce leggermente tardi, la palla sbatte sul braccio dell'attaccante croato una prima volta, poi praticamente a terra Suchy gli calcia addosso la palla, ancora sulle braccia, e la sfera rotola inesorabilmente oltre la linea. Oliver ci pensa un po', poi poco convinto assegna il gol.

Tutto si mette benissimo, la Fiorentina aspetta la partita senza mai aggredirla (da segnalare un tiro di Mati Fernandez da fuori ben parato), il primo tempo è decisamente poca cosa dal punto di vista dello spettacolo, succede davvero poco anche perchè il Basilea mette sì il naso nella metà campo avversaria, ma di pericoli veri e propri, escluso un sinistro da fuori di Lang, non ne riesce a creare. La nota positiva la rappresenta Embolo, autore di una signora partita e che è l'unico a provare a saltar l'uomo.

La ripresa sembra ancora sorridere decisamente ai padroni di casa, dopo soli 4 minuti ancora un contropiede delizioso guidato da Borja Valero e poi da Babacar permette a Blaszczykowski di trovarsi in area in ottima posizione per saltare il portiere, e così accade, ma poi ha troppo poco angolo per trovare la porta e colpisce in pieno il palo.

La gara dei viola finisce lì, e a metterci il timbro ci pensa Gonzalo Rodriguez con l'espulsione: il Basilea ha strada libera per provare la rimonta, complice anche l'infortunio di Astori che costringe Sousa a cambiare la difesa. Le difficoltà si vedono: al 71' punisce Bjarnason col destro sul primo palo con Sepe beffato da un rimbalzo, poi al 78' è un capolavoro di Elneny a chiudere la gara. Il destro da fuori sulla sponda di Delgado lascia incredulo il Franchi, e regala tre punti al Basilea. Fiorentina ancora rimandata, dopo il 2-0 col Milan non si è più vista la stessa squadra.