Una Fiorentina in chiaroscuro quella vista in questo inizio di stagione. Alle vittorie contro Milan e Genoa hanno fatto da contraltare le sconfitte, e conseguenti deludenti prestazioni, contro Torino e Basilea. Soprattutto quella di giovedì, in casa, contro la sua ex squadra svizzera, ha fatto storcere e non poco il naso ai tifosi viola, che chiedevano e si aspettavano ben altra prestazione. Paulo Sousa, sembra però avere il sostegno della società e le spalle ben forti per reggere alle critiche ed alla vigilia della gara contro il Carpi di domani, chiede pazienza ai propri sostenitori. 

"Sono convintissimo che i risultati sono importanti perchè senza non puoi andare avanti per la tua strada, ma con tutti gli impegni che abbiamo avuto non siamo riusciti a lavorare su determinati concetti. Solo con le partite possiamo lavorare sui nostri concetti, quindi i risultati sono importanti perchè ti danno fiducia. In un processo è normale faticare all'inzio, ma sappiamo che prima di avere una stabilità di concetti c'è bisogno di tempo". 

I tantissimi impegni ravvicinati, oltre a non permettere al portoghese di inculcare schemi e mentalità ai suoi, condizionano anche la brillantezza fisica della sua squadra, che non è al meglio: "I giocatori non stanno benissimo, a nessuno piace perdere. Stiamo ancora valutando qualche acciaccato, il nostro profilo emotivo non è molto positivo. Ma abbiamo già una partita davanti a noi e dobbiamo essere concentrati per migliorare e prenderci il risultato. Non mi piace sbilanciarmi sulle percentuali. Io voglio giocatori che percepiscono tutte le fasi di gioco, dove la fase difensiva va applicata il più presto possibile per tenere il pallone, per poi crescere sul campo e creare delle difficoltà all'avversario. Per questo ci vuole del tempo edel lavoro, fa parte di un processo. Dobbiamo essere fiduciosi in quello che facciamo e creare un equilibrio all'interno del gruppo. Non sono degli errori che ci faranno cambiare la nostra identità". 

Si torna sulla gara di giovedì e sugli errori tecnici e tattici che hanno compromesso il risultato finale: "Il gol segnato ci ha fatto abbassare i ritmi e questo non deve succedere. Dobbiamo difendere in tutti i settori, ma l'idea principale è recuperare palla quindi dobbiamo aggredire gli avversari. Spesso quello che cerchiamo di far capire alla squadra non è chiaro e non viene percepito, il principio è quello di guadagnare il pallone prima possibile e non deve cambiare a seconda dall'avversario. Forse non sono stato io bravo a spiegarlo ai giocatori. Dopo il gol ci siamo abbassati troppo, abbiamo una fase difensiva equilibrata ma non ci dobbiamo abbassare".

Dal Basilea al Carpi, fondamentale e categorico cambiare mentalità e registro. Serve una vittoria per riscattarsi al più presto, ma non sarà facile contro una squadra che è alla ricerca della prima vittoria stagionale: "Io prepraro le partite nello stesso modo, qualsiasi sia l'avversario. Questo per creare lo stesso equilibrio in tutti i reparti del nostro gioco, per decidere quando dobbiamo tenere la linea più alta o più bassa. Con tante partite è sempre più difficile lavorare sui nostri concetti, ma dobbiamo andare avanti su questo. In più c'è una componente mentale e psicologica che è più facile da avere quando vinci. 

Dall'analisi degli avversari di domani, infine, ad un pensiero sui suoi attaccanti, a partire dalla condizione fisica di Rossi e il suo ruolo, e per finire con Babacar e Kalinic che si alterneranno per tutta la stagione come centravanti: "Se uno osserva i movimenti di Giuseppe contro il Genoa quando avevamo il pallone si vede che non era spostato largo a sinistra. E' un giocatore intelligente che capisce la partita e quindi può giocare in ogni zona dell'attacco. E' anche importante per lui che è in una fase di riabilitazione calcistica avere il suo spazio e del suo tempo. Cerchiamo di prendere lemigliori decisione per farlo rientrare. Babacar e Kalinic? Sono convinto, non è un esperimento. Dobbiamo iniziare da un'idea e consolidarla, avere due punte in campo che sappiamo lavorare non sulla stessa linea ma anche sugli spazi e collegare i reparti vuol dire che può essere un opzione in tutte le partite, dall'inizio o anche a gara in corso".