Mentalità. La Fiorentina si prepara alla sfida di San Siro senza eccessivi timori. P.Sousa bussa alla porta della capolista e medita lo sgambetto all'undici di Mancini. Le recenti vittorie nobilitano lo status della formazione viola, a buon diritto tra le grandi della A.

"Noi lavoriamo sempre per vincere, a prescindere dagli avversari. Vogliamo pensare di poter competere con squadre che hanno valori superiori ai nostri senza porci dei limiti. Ed essere felici di poter lottare a questi livelli".

I risultati d'avvio infiammano Firenze. Il nuovo corso esalta la piazza e "costringe" i giocatori a inseguire traguardi ambiziosi. Il rischio è di crollare al cospetto di una pressione eccessiva.

"Tocca a noi gestire equilibri che nel calcio, soprattutto a Firenze, le passioni rischiano di rompere. E trasformare tutto questo amore in qualcosa di positivo. Una spinta per avvicinarci alle squadre con più mezzi".

Il tecnico mostra enorme rispetto per gli avversari di turno. L'Inter occupa la prima posizione con merito, è squadra che ha un peso, un trascorso e insegue la luce dopo anni difficili. Da Mancini al mercato, una crescita che trova risposta nelle cinque vittorie stagionali. P.Sousa identifica nella mediana il fiore all'occhiello del gruppo nerazzurro.

"I nerazzurri sono lassù perché hanno qualità ed esperienza nei giocatori, compreso nell'allenatore: hanno una cultura e una storia calcistica importante. Tutto questo aiuta a prendersi i risultati. Sono una squadra equilibrata con reparti stretti, fanno gioco anche quando non creano tanto. Oltre a questo ci sono tantissime individualità e sanno di poter lottare per lo scudetto. La nostra unità dovrà essere la nostra forza".

"Reparto migliore dell'Inter? Hanno un centrocampo di intensità, qualità, e grande componente fisica. Oltre alla maturità".

Nessuna polemica. Si spegne sul nascere la "voce" arbitri. Importante la stretta di mano virtuale che il portoghese indirizza alle giacchette nere. Una partita di calcio, in cui l'errore non deve essere letto in malafede.

"Gli arbitri sono elementi importanti nel calcio, noi dobbiamo solo pensare ad aiutarli per avere la giusta serenità a decidere nella maniera corretta. La qualità degli arbitri in Italia è altissima, tocca a noi proteggerla. Se noi mettiamo questi dubbi sulla partita, difficilmente verrà fatta bene".

In chiusura, uno sguardo al passato. La Fiorentina mette nel sacco punti pesanti, ma non entusiasma come nella gestione precedente. P.Sousa esalta l'esteta Montella e difende il suo stile. In campo, è una Fiorentina pragmatica, attenta, puntuale. In una parola, vincente.

"Per tre anni Vincenzo (Montella, ndr.) ha fatto un lavoro straordinario, capisco che voi cercate sempre dei paragoni. Io voglio giocare bene, ma la mia idea di giocare bene parte da che tipo di caratteristiche hanno i miei giocatori. Come posso migliorarli. E come controllare la partita. Una gara non ha solo una fase ma diversi momenti. Avere il controllo di questi momenti, prendere le giuste decisioni, avere reparti corti: per me questo è giocare bene. Se controlli una gara è più probabile vincerla".