Da quando è arrivato a Firenze, Borja Valero ha subito instaurato un ottimo rapporto sia con l'ambiente viola (squadra, allenatore, tifosi, dirigenza), sia con la città stessa, di cui ha più volte ammesso di essere innamorato. Lo spagnolo è ormai da tre anni il faro della squadra, una certezza in mezzo al campo, un porto sicuro per i suoi compagni, c'è sempre, in ogni zona del campo, che sia per far cominciare la manovra o per finalizzarla con un ultimo passaggio o un tiro, lui si fa trovare sempre pronto, al posto giusto nel momento giusto. Non è un caso che, in particolare questa estate, quando l'ambiente della Fiorentina è stato scosso dall'addio di Vincenzo Montella, si siano fatte avanti molte pretendenti per accapararsi le prestazioni di Borja, il quale però non si è mai lasciato affascinare dai soldi, ma ha sempre preso decisioni di cuore. E dopo aver rifiutato sia Arsenal che Roma, ha sottoscritto un contratto con la viola che lo legherà al Franchi fino al 2019.

Nella bella Fiorentina di Paulo Sousa di inizio anno, c'è il più che deciso zampino di Borja Valero, leader assoluto in campo, che detta i tempi di gioco e infonde tranquillità e sicurezza ai suoi compagni grazie alla sua classe innata. Già 3 assist e un gol da inizio stagione per lui e un primato in classifica condiviso con l'Inter, che non fa altro che galvanizzarlo maggiormente.

L'INTERVISTA -  In mattinata, lo spagnolo ha partecipato, col sindaco di Firenze Dario Nardella, ad un incontro con gli studenti dell'Itt Marco Polo, organizzato dal Comune. Oltre a toccare molti temi d'attualità e annunciare che una volta terminata la carriera intende tornare all'università abbandonata al primo anno, Borja Valero ha parlato anche della sua esperienza viola: "Voglio chiudere la carriera a Firenze, qui sono felice e ho un contratto lungo. Quest'anno siamo partiti bene e puntiamo a continuare così". Il sindaco Nardella parlando del giocatore spagnolo ha aggiunto: "Ormai Borja è fiorentino e magari un giorno gli daremo la cittadinanza onoraria. È un uomo di grandi valori, in campo e fuori". Poi sul derby con l'Empoli."Il derby è sempre una gara di forti emozioni, l'auspicio è che la Fiorentina riesca a restare prima come è stato finora".

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Lucio Ruggiero
Studia lettere moderne alla Federico II di Napoli, diplomato al Liceo classico Pietro Giannone di Benevento. Interista sfegatato e amante del calcio sin da bambino. Sogna un giorno di fare il giornalista sportivo.