Oltreoceano, nel dorato mondo della NBA, Gregg Popovich, allenatore dei San Antonio Spurs, è stato più volte criticato (e multato) per la scelta di non schierare i suoi giocatori migliori (Duncan, Parker, Ginobili) per il semplice motivo di farli riposare. Ovviamente lo spettacolo, principio fondamentale del business a stelle e strisce, ne risentiva notevolmente ma a lui questo non importava. E quando i giornalisti gli chiedevano qualcosa al riguardo lui rispondeva con una sola parola: rotazioni.

Paulo Sousa ci ha provato fino all'ultimo a seguire la strada tracciata dall'allenatore dalle origini serbe e croate ma alla fine si è dovuto adeguare. Fino alla pausa natalizia, infatti, la Fiorentina non seguirà più il principio della "rotazione ampia". Il tecnico portoghese, infatti, ha individuato sei giocatori cardine, ribattezzati come "Gli Intoccabili": Gonzalo Rodriguez, Badelj, Borja Valero, Alonso, Bernardeschi e Kalinic. A meno di cali di forma improvvisi o infortuni i sei saranno in campo nelle prossime partite (Sassuolo, Udinese e Juve in campionato e Belenenses in Europa League) costituendo la colonna vertebrale della squadra. Le motivazioni che hanno portato a questa scelta risiedono nella consapevolezza di non poter sbagliare niente nel momento più delicato della stagione e poter continuare ad inseguire i traguardi più prestigiosi.

E così avanti con Gonzalo, leader della difesa, Badelj, mediano atipico ma fondamentale per dettare i tempi della manovra viola. Borja Valero, invece, è sempre stata una sicurezza, dal tuttocampista non si può prescindere, specie quest'anno che è tornato su livelli eccelsi. Alonso e Bernardeschi rappresentano le frecce attraverso cui la Fiorentina può cambiare pelle e passo. Unica pecca, i due non hanno controfigure. Infine Kalinic, perfino superfluo specificare il perchè sia indispensabile. Come lo è ricordare che la rosa della seconda forza del campionato non si componga di soli sei giocatori, Intoccabili si, ma che senza l'aiuto degli altri non potrebbero competere per traguardo alcuno.

Allora avanti così, a partire dalla trasferta di Sassuolo, lieta sorpresa di questo avvio di stagione. La squadra di Di Francesco gioca un buona calcio e può contare su alcune individualità di spessore oltre che su giovani promettenti. E la squalifica di Berardi, presumibilmente il migliore, non deve rappresentare un motivo per abbassare la guardia, o per fare un pò di turnover.