Fiorentina, parla Sousa: "La squadra è matura. Il Sassuolo può competere a livelli alti"

Con un giorno di anticipo (causa Firenze Marathon), il tecnico portoghese parla in conferenza stampa.

Fiorentina, parla Sousa: "La squadra è matura. Il Sassuolo può competere a livelli alti"
Fiorentina, parla Sousa: "La squadra è matura. Il Sassuolo può competere a livelli alti"
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Di Giorgio Dusi

Riscattarsi, riconquistare il primato, tornare in corsa. La Fiorentina accantona il 2-2 di Basilea che la avvicina alla qualificazione in Europa League e torna con la testa al campionato. C'è un'altra trasferta difficile, quella di Sassuolo. E oggi, con un giorno di anticipo, Paulo Sousa ha presentato la sfida in conferenza stamp: "La squadra ha speso molte energie in Svizzera, ma sto recuperando tutti i giocatori fisicamente e mentalmente. Già da venerdì ho cominciato ad analizzare al Sassuolo col mio staff, ha delle caratteristiche particolari come la stabilità dell'allenatore ed una pianificazione sportiva che gli ha permesso nel tempo di migliorare i giocatori che già aveva in rosa. Ecco perché può competere a livello alto". 

"La squadra sta crescendo sul piano caratteriale - continua il tecnico - vedo una squadra matura che mi dà fiducia per il futuro. Molti però hanno bisogno di più tempo per arrivare al livello attuale della squadra in questo momento. Kalinic è un giocatore innamorato del calcio, sappiamo che prende botte in tante partite: le regole arbitrali sono molto chiare, ma dobbiamo avere rispetto per i giocatori".

Qualche caso è sorto negli ultimi giorni, in primis quello legato a Mario Suarez, escluso dalla trasferta svizzera: "Ribadisco che in Europa League avevo meno scelte per il numero ridotto dei giocatori da poter portare in panchina. Lui è rimasto qua a Firenze per fare un lavoro specifico ed analitico, domani farà l'allenamento e allora potrò dire come starà". E su Pepito Rossi: "La storia di Giuseppe gli fa meritare qualcosa: lui è pronto per giocare su tutti i piani, adesso è il momento dello step in più, quello della competizione. Ha variabilità di umore come tutti i giocatori. Non sempre ci svegliamo felici e contenti". 

Chiude anche la storia relativa ai capitani e di Pasqual, che slla sinistra fronteggia la concorrenza forte di Marcos Alonso: "La questione dei capitani l'ho già spiegata: io voglio avere più capitani, lui sta lavorando bene, ha avuto qualche problema fisico che gli ha fatto perdere l'intensità del gioco, ora ha recuperato e quando ha giocato ha sempre dato il suo contributo". E infine, pochi riferimenti sugli obiettivi, anche se chiari: "Il mio obiettivo da allenatore è vincere quanto ho vinto in carriera, se non di più".