Dopo una settimana ricca di polemiche, legate a data ed orario dell'incontro, finalmente si è giocato il derby della Lanterna. L'ha spuntata, al termine di una partita piacevole e combattuta, la Sampdoria che ha così vendicato lo 0-3 dell'andata. 

Il Genoa, padrone di casa, si è presentato con l'ex Roma ed Inter Burdisso al centro della difesa a tre, e con Konatè e De Ceglie a supporto dell'unica punta Gilardino. Mihajlovic, che in conferenza stampa aveva scaldato l'ambiente a dovere, ha invece schierato i suoi con il 4-2-3-1, con l'ultimo arrivato Maxi Lopez a fare da riferimento offensivo. Una mossa che darà i suoi frutti. 

L'avvio di gara, nella meravigliosa cornice di Marassi, è spumeggiante; prima Gilardino non arriva su un cross interessante di Matuzalem, poi Palombo, da posizione defilata, sfiora il palo alla destra di Perin su calcio di punizione. La Sampdoria, con il passare dei minuti, sembra acquisire maggior solidità e si fa viva dalle parti di Perin senza però creare grandi occasioni( merito anche del sempre attento Burdisso), mentre la partita si fa sempre più intensa( Giallo a Mustafi per un fallo a centrocampo su De Ceglie). Al 24' arriva l'episodio che decide il derby: Maxi Lopez scambia benissimo con Eder al limite, riceve palla in area e batte l'incolpevole Perin. E' senza dubbio il giusto premio per l'attaccante argentino, autore di un'ottima prestazione; pochi minuti più tardi è ancora lui a creare scompiglio nella difesa genoana, senza riuscire però a battere il portiere con un tiro da fuori area. Il Genoa, dal canto suo, appare meno compatto dei rivali ma cerca comunque di reagire. Superata indenne una punizione di Gabbiadini, sulla quale Mustafi non è riuscito a deviare il pallone in rete per un soffio, la truppa di Gasperini riesce a creare i primi veri pericoli per Da Costa: il portiere blucerchiato è attento sulle conclusioni di Gilardino e Bertolacci, prima di essere battuto da Antonelli che si trova però in posizione di fuorigioco. E' lo stesso esterno genoano, pochi minuti più tardi, a calciare a lato dai 16 metri sancendo così la fine del primo tempo. 

La ripresa si apre, dopo 3 minuti, con il primo cambio della serata: Feftatzidis rileva De Maio tra le fila dei rossoblu, segno della volontà di mister Gasperini di dare una svolta alla gara. La mossa, almeno inizialmente, sembra avere effetto; Konatè e Bertolacci si rendono pericolosi dalla distanza, mentre Matuzalem spreca una punizione da ottima posizione calciando centralmente. Al 65', poi, altro gol annullato al Genoa: questa volta è Konatè( sostituito un minuto più tardi dal ritrovato Sculli) che, al momento di calciare in porta, si trova al di là dell'ultimo difensore della Samp. La partita, a questo punto, comincia ad essere caratterizzata da un certo nervosismo, ed entrambe le squadre fanno sempre più fatica a creare azioni fluide. Il Genoa non riesce a far breccia nella difesa disposta da Sinisa Mihajlovic, e allora sono proprio i blucerchiati a rendersi pericolosi in contropiede con due conclusioni del solito Maxi Lopez( bravo anche a recuperare alcuni palloni a metà campo) e di Manolo Gabbiadini. Nel finale arrivano due ottime occasioni, una per parte: Sestu incredibilmente non riesce a deviare a centro area un cross di Gabbiadini, mentre Gilardino non arriva su un'ottima sponda di Antonini. L'acuto finale è dell'arrembante Genoa, ma ancora Gilardino riesce solo ad accarezzare il pallone sugli sviluppi di una bella giocata di Feftatzidis, e Da Costa può fare suo il pallone senza difficoltà.

Finisce dunque 1-0 per la Sampdoria il derby della Lanterna; una partita in cui il Genoa non ha sicuramente demeritato considerato l'impegno profuso, ma nel quale ad avere la meglio è stata la maggior solidità di Palombo e compagni. Per questa notte, Genova è blucerchiata.