Vincere. Tornare a vincere era l'imperativo di Gian Piero Gasperini. Ed i suoi ragazzi non l'hanno tradito nel momento del bisogno. Dopo quasi due mesi senza vittoria, ma con tanto gioco e non meno polemiche, il Genoa torna al successo e lo fa nella serata più importante. Espugna Roma, l'Olimpico, sponda laziale e si ripropone per la lotta al quarto posto. Un Gasperini raggiante, finalmente sollevato e soddisfatto è intervenuto ai microfoni di Sky nel post gara: "E' importante perchè i punti raccolti in passato erano pochi malgrado le prestazioni. Oggi è arrivata sia la prestazione, sia il risultato e questo ci ridà una classifica importante. La classifica è corta e coinvolge tantissime squadre, basta poco per risalire le posizioni, ma è anche vero che se in sette partite noi avevamo raccolto solo tre punti e nonostante tutto siamo ancora lì vuol dire che prima avevamo fatto bene. Niang? Conosciamo bene le sue caratteristiche. Lo avevamo già cercato quest'estate ma non è stato possibile. E' arrivato ora, ha caratteristiche importante e deve continuare che può crescere ancora".

Intervistato successivamente ai microfoni del Processo del Lunedì, l'allenatore del Grifone ha inoltre stemperato e messo definitivamente fine alle polemiche delle settimane scorse, analizzando anche in maniera lucida e molto razionale l'episodio risultato infine decisivo del rigore e conseguente espulsione di Niang: "Non voglio parlare degli errori, chiediamo solo equità e se possibile di fischiare il giusto. L'episodio di Marchetti, per quanto mi riguarda e devo essere sincero, non mi va giù. La regola purtroppo è cosi e non si può cambiare, ma come molti miei colleghi, non sono affatto d'accordo a penalizzare la squadra che subisce il rigore anche con l'espulsione di un proprio giocatore, il portiere in questo caso. L'episodio è chiaro e netto, e purtroppo per la Lazio parla la regola". 

Infine, una battuta sul mercato, protagonista come sempre in casa Genoa, che puntalmente a Gennaio smantella una rosa per stravolgerla quasi completamente: "Certo non è facile. Sono andati via in otto, compreso il capitano, e ne sono arrivati altrettanti. C’è sintonia con il presidente e il resto della dirigenza, purtroppo siamo costretti a fare così. Anche se il presidente ha promesso che in futuro sarà diverso. Però parla il campo. Ho visto una grande prestazione e inoltre è anche arrivato il risultato, sono soddisfatto”