Il Genoa attende, sul verde di casa, la Juventus. La classifica, sconvolta dall'avvio a rilento dei bianconeri, vede il Grifone con due lunghezze di vantaggio sulla Signora (3-1), ma Gasperini spegne facili entusiasmi e riconosce alla squadra di Allegri un ruolo di primo piano. Il successo esterno in Champions racconta di una Juventus in salute, pronta a riprendere la marcia anche in A.

"Credo sia una partita a se. È una grande squadra, non è inferiore a nessuno, rimane la squadra da battere, hanno vinto gli ultimi 4 scudetti".

Un inizio non fortunato per il Genoa, costretto a far fronte a numerose defezioni. Gasperini deve rinunciare a diversi effettivi per la gara domenicale, con Perotti ancora non al meglio.

"Perin, Munoz e Ansaldi non li abbiamo ancora avuti a disposizione. Abbiamo purtroppo avuto infortuni lunghi. In attacco non abbiamo recuperato nessuno, abbiamo perso Costa domenica".

Il tecnico si sofferma poi sull'ultimo innesto. Dzemaili è pronto a caricarsi sulle spalle la mediana del Genoa, in attesa di ritrovare la giusta brillantezza.  

"È arrivato da due settimane. Sta lavorando come tutti. Le ultime tre partite mi hanno lasciato soddisfatto, a parte gli ultimi minuti a Firenze. In prospettiva possiamo solo crescere".

Chiusura per il reparto offensivo. Volti nuovi, meccanismi da rifinire, al Genoa manca qualcosa sottoporta. Contro la Juve, conferma dello schieramento a tre, con Pandev al centro, Lazovic e Ntcham sugli esterni.

"Abbiamo creato, abbiamo la possibilità adesso di recuperare un po' di giocatori. È una squadra che si sta costruendo".