Un intreccio ad alta tensione. Il Palermo sale in Liguria per far visita al Genoa di Gasperini. Incrocio da brividi in una A che di giornata in giornata rimescola le carte, avvolge nel labirinto salvezza realtà costruite per palcoscenici prestigiosi. Due nobili della massima serie, destinate a recitare il ruolo di sorprese positive, ora immerse nel fango della bassa classifica. 

La prima di Viviani sulla panchina del Palermo, in attesa dell'insediamento a pieno regime di Barros Schelotto. L'avvio di un progetto nuovo, il terzo di stagione, dopo il saluto poco amichevole con Iachini e la furibonda separazione con Ballardini, accantonato dal gruppo rosanero, guidato con fierezza da capitan Sorrentino. 

Il Palermo difende due punti di vantaggio - 21/19 - sul Genoa, ma soprattuto 6 sul Frosinone, terz'ultimo. Difficile ipotizzare ribaltoni, probabile un richiamo ad impegno e attaccamento. Al momento, il mercato non fornisce risposte positive, occorre lavorare sul materiale umano a disposizione. 

Mercato che invece è prerogativa del Genoa. Gasperini attende rinforzi e i nomi sul piatto sono di assoluto valore. Preziosi lavora al colpo Rossi e tiene viva la linea con Milano per Cerci, ipotesi numero due. Si segue anche un vice Pavoletti, mentre Izzo gode della stima di diversi club. L'impressione è che, ancora volta, diverse pedine si muoveranno sulla scacchiera, in perfetto stile presidenziale. 

Parola, prima, al campo e il fortino del Ferraris deve fungere da dodicesimo uomo per trascinare una squadra che fatica a trovare continuità. Il Genoa riparte dal successo esterno - 2-0 - sul campo dell'Atalanta, a firma Pavoletti - Dzemaili. Sensazioni positive anche in casa Palermo. L'ultima di Ballardini porta in dote tre punti, sul terreno del malcapitato Verona. Il sigillo su una spaccatura acclarata da giorni. Il condottiero che si separa dal gruppo nel giorno della festa.  

Non ci sono particolari problemi di formazione, entrambi i tecnici hanno ampio margine di scelta. Maresca - reintegrato - parte dalla panchina, come il nuovo gioiellino del Palermo, Cristante, rientrato in Italia dopo la parentesi in Portogallo. 3-4-1-2 al via, con Gonzalez a guidare la linea a tre davanti a Sorrentino. Hiljemark e Jajalo in mediana, a Morganella (o Rispoli) e Lazaar il compito di coprire l'intera corsia. Vazquez veste i panni del trequartista, davanti Gilardino e Trajkovski, per un undici a forte trazione anteriore. 

L'alternativa prevede il passaggio al 4-3-1-2, con Morganella e Lazaar esterni bassi di difesa e Cristante mezzala in un centrocampo a tre. In questo caso, fuori Andelkovic. 

Qui lo schieramento:

La risposta del Genoa è la consueta. Anche qui, retroguardia a tre effettivi. Burdisso dirige Izzo e Ansaldi. Dzemaili e Rigoni garantiscono, a centrocampo, geometrie e qualità, dinamismo sull'esterno, con Laxalt e Rincon. Nei tre davanti, il ritrovato Capel, Perotti - sempre al centro di un intrigo di mercato - e bomber Pavoletti. Due ballottaggi in essere: Suso insidia Capel, Tachtsidis insegue Dzemaili.