Il tecnico del Genoa Giampiero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa per presentare ai media la prossima partita contro il Milan alla vigilia del match stesso: riviviamo i tratti più interessanti della conferenza. Prima di tutto, un bilancio delle risposte sui singoli giocatori date ai media: "Munoz? Non gioca, ha avuto una settimana complicata. Lo portiamo con noi sperando che stia meglio, ma gli fa ancora male. Matavz è arrivato in condizioni non brillantissime, sono note a tutti le sue caratteristiche ma è stato fuori per tanto tempo. Lo dobbiamo allenare e far giocare alla grande il prima possibile. Cerci? Conta più avere continuità di prestazione che di allenamenti. Non prescindiamo comunque da nessun giocatore, non possiamo permettercelo".

Una domanda sui precedenti fra l'allenatore e il Milan, battuto spesso in carriera da Gasp: "Speriamo di rifarlo. Adesso ci serve più che mai. In generale abbiamo avuto soddisfazioni con tutte le grandi, con queste squadre abbiamo uno score negativo ma quando vinci conta tantissimo".

Il tecnico troverà da avversari Antonelli, Kucka, Bertolacci e Niang. Quali sono le sue parole per questi ragazzi? Eccole: "Gli aggettivi si sprecano. Tengo molto a loro, sia per come hanno giocato sia per cosa hanno trasmesso all'ambiente. Sono giocatori di spessore e mentalità i primi tre, Niang è stato da noi solo sei mesi. Mi avevano detto che era svogliato, invece si è messo a disposizione e ha fatto bene e sono felice per lui".

Come stanno i nuovi arrivi? Sono pronti? "Non è facile questa partita, dobbiamo fare una prestazione notevole. La Serie A ti mette davanti a delle prove: se non è San Siro, è lo Stadium, se non è lo Stadium, è l'Olimpico, il San Paolo e così via. Devi giocare molto bene per metterli in difficoltà".

Infine un'opinione sul Milan e se danno fastidio le voci su Oddo e Juric, possibili prossimi allenatori della squadra: "Il Milan è in crescita rispetto a prima, era più altalenante. Mihajlovic ha cambiato tanto, si è affidato ad elementi italiani ed ha fatto un buon lavoro. Se riesci a risalire a Milano significa che hai qualità morali importanti. Oddo e Juric? Non mi interessa, non riguarda la squadra".