Protesta civile. Questo hanno scelto i tifosi. Moratti apprezza, non solo lui. Il mondo del calcio per una volta applaude. Dubbi, frustrazione, esposti con forza, ma senza violenza. Finalmente, verrebbe da dire. Il presidente legge, ascolta, ma scuote il capo, non sa cosa rispondere. Incredulità. Incontra Stramaccioni ed esce rabbuiato. “Abbiamo parlato di Genoa-Inter..” Risposta sibillina. Nubi oscure nel cielo dell'ex tecnico della Primavera. Differenza di vedute. L'Inter veleggia verso la penultima di campionato, tra nuovi soci (indonesiani in pole, ma occhio ai kazaki), personaggi di peso da aggiungere in società (Branca resterà inspiegabilmente al suo posto, ma potrebbe arrivare un big, Leonardo, in grado di far da tramite tra società e allenatore) e rivoluzione del team di preparatori, dopo i disastri di quest'anno. Il mercato sarà ovviamente figlio di una stagione fallimentare, che ha portato la squadra lontano dall'Europa. Rosa ridotta, ingaggi milionari, come quello di Cassano, ulteriormente limati, poi la questione dei grandi vecchi, quelli che hanno fatto la storia, ma che ormai sono storia. In entrata, oltre ai colpi già completati, piacciono Fernando, poco impiegato al Porto, e il redivivo Paulinho, uno che tante volte ha già “mediaticamente” vestito la maglia nerazzurra. L'arrivo del brasiliano libererebbe Kovacic, costretto finora in cabina di regia, lui che è devastante da mezzala.

Ultimi 180 minuti quindi, prima di pensare definitivamente all'anno che verrà. Da difendere poco o nulla. Solo l'ottavo posto, con il Catania che rinviene fortissimo. La trasferta che attende i nerazzurri non sarà certo facile. Il Genoa cerca i punti salvezza, per condannare definitivamente il Palermo e godersi una giornata di festa. Il pareggio di Torino, con concomitante sconfitta rosanero, al Barbera, con l'Udinese, ha lanciato gli uomini di Ballardini, ora veramente a un passo dal traguardo. Si giocherà all'ora di pranzo, per garantire la contemporaneità tra le squadre invischiate nella lotta per non retrocedere.

Nella sconfitta casalinga con la Lazio, Stramaccioni ha perso Jonathan, problema alla spalla e Ranocchia, mandato in campo con un'infiltrazione, ma costretto a gettare la spugna nel secondo tempo. L'ex centrale del Bari è stato convocato, ma resterà in dubbio fino all'ultimo. Juan Jesus e Pereira sono stati fermati dal giudice sportivo. Trovare undici uomini è realmente un'impresa. Al centro toccherà al giovane Pasa con Spendlhofer (o come detto Ranocchia qualora dovesse dare certezze), ballottaggio Schelotto-Benassi a destra, Nagatomo a sinistra. Test importante per il giapponese. Out Chivu. Centrocampo confermato con Kovacic, Cambiasso e Kuzmanovic. Il ritrovato Guarin alle spalle di Rocchi e Alvarez. In panchina si rivede Antonio Cassano.

All'andata pessima esibizione dei nerazzurri. Puniti a un quarto d'ora dalla fine da Ciro Immobile e salvati da Esteban Cambiasso. Nel finale il clamoroso errore sottoporta di Livaja, che avrebbe permesso ai padroni di casa di strappare tre punti immeritati. Altri tempi. Inter ancora in corsa per il titolo, Genoa penultimo e in crisi d'identità. Pochi mesi. Altra storia.

Le probabili formazioni: