Isla più Nainggolan. Si accende il mercato nerazzurro. Un esterno e un centrocampista. Mazzarri sarà accontentato. Giornata calda, caldissima, ieri per Marco Branca. L'incontro con Cellino per Radja, che tanto piace all'Inter, ma non solo. 15 milioni la richiesta del club sardo. Pochi cash e molte contropartite la risposta dei vertici di Corso Vittorio Emanuele. Benassi, Caldirola e soprattutto Bardi. L'ex portiere del Novara, in evidenza in Israele con l'Under 21 di Mangia, è già una certezza e sarebbe l'acquisto ideale per rimpiazzare Agazzi, diretto a Firenze. Per questo il Cagliari ci pensa.

 

Il cileno viene da una stagione da dimenticare. Sempre ai margini della rosa bianconera, contorno a una stagione di successi. Dopo le annate da protagonista a Udine, non certo quello che si aspettava. Non per niente la Signora riscatterà Asamoah, lasciando in stand by Mauricio. Rinnovo della comproprietà. Proprio sulla metà intende lavorare l'Inter, disposta ad offrire 5 milioni. Sul giocatore è forte l'interesse della Roma, che ha già l'accordo sulla parola anche con Nainggolan.

 

Nuovi intrecci e vecchi amori. Sembra infatti che la società capitolina, pronta a ricostruire dopo l'addio di Baldini e Andreazzoli, e l'arrivo, via Francia, di Garcia, abbia messo gli occhi su Paulinho. Da tempo sul taccuino dei nerazzurri. Accostato alla camiseta nerazzurra svariate volte. Tra dichiarazioni e smentite storia stantia e un poco stancante. Prima la Confederations a ritardarne l'arrivo. Poi la difficile gestione del cartellino. Suddiviso tra procuratori e non. Pallotta pare pronto a sborsare 11 milioni, stessa cifra proposta da Moratti. Sarebbe il nuovo De Rossi nello scacchiere romano, con buona pace di capitan Futuro, sommerso dalla Roma americana, spento e svuotato di quella romanità che ne aveva fatto, agli occhi di critica e tifosi, il vessillo del dopo Totti. Non solo Italia però sul brasiliano del Corinthians.

 

É forte la pressione del Tottenham, che ha più soldi da investire e vorrebbe portare a White Hart Lane anche Fredy Guarin. Il colombiano non è incedibile, ma servono molti soldi per convincere Moratti. Tra i 20 e i 25 milioni. Il giocatore non è poi così convinto di emigrare in Premier, per giunta accasandosi in un club non qualificato per la prossima Champions, come pare poco orientato ad abbracciare l'offerta russa dell'Anzhi, ad uscire dall'eldorado tecnico del football, per abbracciare quello economico. Caldo anche il fronte Inter-Catania. I colloqui con Cosentino proseguono. Gomez e Barrientos sono nomi che piacciono. Nomi però legati a qualche partenza illustre.

 

Capitolo rinnovi. Dopo quello di Zanetti, è arrivato quello di Samuel, fino al 2014. In una stagione senza impegni europei, l'esperienza del muro potrà tornare utile. Retromarcia Stankovic invece. Il serbo sembrava pronto alla rescissione, dopo un anno trascorso in infermeria. Le sue ultime parole lasciano invece presagire un ultimo tentativo per convincere Mazzarri ad arruolarlo nella nuova Inter. In caso di offerte partirà comunque. L'oneroso ingaggio, sommato a una condizione atletica che non fornisce garanzie, ne fa un lusso eccessivo. In dubbio anche la posizione di un altro veterano, Christian Chivu.

 

Nessuna novità nella trattativa per la cessione di quote societarie al magnate indonesiano Thohir. La deadline è posto per il mese di luglio. Oltre quella data potrebbero tornare in corsa nuovi investitori. Sul fronte stadio sembra intanto cambiata la posizione del Presidente nerazzurro. L'esigenza di un impianto di proprietà pare svanita di fronte all'ipotesi di acquistare e valorizzare l'Ippodromo di San Siro, costruendo a fianco all'attuale campo da gioco strutture commerciali in grado di generare profitti, aldilà della singola giornata calcistica. Strutture autonome, fonti di guadagno per le lacrimanti casse interiste.