"Bisogna stare veramente attenti: noi abbiamo tutto da perdere  e lo sappiamo". Esordisce così Walter Mazzarri ai microfoni di Inter Channel, facendo riferimento alla sfida di domani contro il Trapani valevole per i sedicesimi di Coppa Italia. L'allenatore toscano conosce le insidie che una gara di questo tipo può presentare, e aggiunge: "So bene che stimoli possono avere questi ragazzi che vengono a giocare contro l'Inter. Dovremo stare attenti e concentrati, anche perchè non giocheranno i soliti, è giusto dare spazio a chi ha giocato di meno. Ci sono quindi diversi motivi d'interesse, e un solo imperativo: dobbiamo passare il turno". Un Mazzarri concentrato, dunque, che riguardo agli avversari di domani si esprime così: "Conosco i loro meccanismi, credo che metterano la loro formazione migliore o quasi: possono fare l'impresa della vita. Abbiamo tutto da perdere, però bisogna assolutamente passare il turno". 

Il tecnico di San Vincenzo risponde poi ad una domanda relativa agli aspetti negativi della partita con la Sampdoria e ad un suo successivo confronto con la squadra: "Con la squadra parlo sempre. Abbiamo fatto 13 partite ad alto livello e prodotto un bel calcio - non dimentichiamoci che anche io sono nuovo qui - quindi abbassare la guardia ci può stare. Io ho riportato l'attenzione sul gruppo, però non dimentichiamoci che stiamo facendo un bel campionato, come risultati e come gioco. Dobbiamo stare attenti ai particolari, per portare a casa partite che, a parte l'ultima, abbiamo giocato sempre meglio dell'avversario". 

Chiusura quindi riguardante la formazione per la partita di domani e l'attesa risposta, sul campo, dei suoi uomini: "Chi ci segue in allenamento sa che lavoriamo con i doppi ruoli, tutti sanno cosa fare; poi chi gioca meno non ha i ritmi alti di chi gioca sempre, ma è normale per tutte le squadre. Ovviamente giocherà chi è più fresco rispetto a domenica, penso che la squadra domani potrà offire un bel calcio". 

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Federico Cimatti
Studente universitario innamorato del giornalismo, il sogno è farne una professione. Il calcio ha le sue ragioni misteriose che la ragione non conosce ( Osvaldo Soriano)