Ennesima prestazione di una mediocrità imabrazzante dell'Inter che viene sconfitta dalla Lazio nella trasferta romana. Nel posticipo della 18° giornata di A, proprio come lo scorso anno, decide a dieci minuti dalla fine Klose. Mazzarri esce dall'Olimpico con 0 punti e tanti dubbi. Parecchie le colpe del tecnico che a metà stagione ha finito le scuse per non aver trovato modo di far coesistere Kovacic, Guarìn e Ricky Alvarez, oggi comunque negativi. Parte, anche oggi, con un assetto difensivo. Rischia, solo nei minuti finali, Milito e Kovacic. La Lazio invece sembra prima di tutto molto sul pezzo, concentrata, abile ad intrappolare tatticamente gli avversari. Le ripartenze che fanno male sono poche ma efficaci, tutte orchestrate da Candreva sulla destra. Da una di queste nasce il vantaggio di Klose, su cui Ranocchia avrà molto da farsi perdonare. In difesa Reja si affida a Biava, poco considerato da Petkovic, vero e proprio specchio della nuova Lazio: interventi decisivi, puntuali, puliti e poco appariscenti che fanno di lui - assieme a Candreva - il migliore in campo.

La Lazio perde all'ultimo minuto Marchetti per noie muscolari e manda al debutto Berisha, portiere al centro di controversie contrattuali nella scorsa sessione di mercato. Per il resto tornano a regnare le gerarchie antecedenti all'avvento di Petkovic: tornano titolari Dias e Biava in mezzo, Radu e Konko sugli esterni. C.Ledesma perno di metà campo con Alvaro Gonzalez ed Hernanes mezzali più Lulic e Candreva esterni. Unica punta: Klose. Nell'Inter Mazzarri non se la sente ancora di far partire titolare Kovacic e manda in campo Kuzmanovic da mezzala destra (escluso J.Zanetti), con Cambiasso e Ricky Alvarez a completare il reparto centrale. Jonathan e Nagatomo esterni con Ranocchia, Rolando e Jesus a cercare di sopperire all'assenza di Campagnaro dietro. Formula 1+1 davanti con Guarìn e Palacio. A disposizione per la Lazio : Guerrieri, Strakosha; Ciani, Cana, Novaretti, Cavanda; Onazi, Biglia, Ederson, Felipe Anderson; Floccari e Keità. Per l'Inter : Carrizo, Castellazzi; J.Zanetti, Andreolli, Samuel, Wallace, A.Pereira; Mudingayi, Kovacic; Belfodil, Icardi, Milito.

PRIMO TEMPO - Negli scampoli iniziali è la Lazio a sembrare messa meglio in campo. Intrappolato Guarìn in mezzo alle linee folte di centrocampo e difesa (rispettivamente con 5 e 4 uomini e presiedere) con ogni traiettoria di passaggio intasata. Partita a scacchi in mezzo dove i 5 mediani laziali pareggiano i 5 nerazzurri e creano 5 confronti diretti. Palacio lasciato in balìa della coppia Biava - Dias. La prima conclusione interista arriva quindi con un tiro senza pretese da lontano di Jesus, salito in apporto al centrocampo. Intorno ai dieci minuti indecisione fra Ranocchia e Jonathan che non si chiamano la palla e rischiano che Lulic ne approfitti prima che Handanovic esca. Incominciano ad intravedersi le inadeguatezze di Ranocchia spostato sul mezzo-sinistra come vice-Campagnaro, lui che praticamente ha giocato quasi sempre centrale nella linea a 3. Al 13° esce Konko, vittima di un giramento di testa, ed entra Cavanda. La Lazio pian pianino comincia a guadagnare campo. Altri dieci minuti dopo, Juan Jesus rischia l'erroraccio non rinviando da ultimo uomo rimasto su calcio piazzato nerazzurro e lancia Candreva in contropiede: dopo poco lo stesso Jesus riuscirà, con freschezza atletica imponente, a riparare al suo errore. Sul ribaltamento di fronte pericolosa punizione di Ricky Alvarez a giro sul primo palo. Due interventi positivi in uscita di Handanovic fra 20° e 25° ma la partita non si sblocca. L'Inter necessità di un cambio di modulo con Ricky Alvarez più alto per costringere la Lazio ad abbassare la linea dei 5 centrocampisti ed accompagnare meglio Palacio. Intorno alla mezzora, quando la noia aleggia sul campo e sugli spalti, sponda di Klose per Hernanes che cerca la conclusione: ciccata e calcio d'angolo. Al 35° mezza-rissa: Guarin fa fallo su Lulic, si prende un'ammonizione che ci sta ma va larga e va a protestare contro Lulic per terra. Subentrano nella scena Radu e Dias con il rumeno che colpisce Fredy con una leggera manata. Ammonizione anche per lui. Il primo tempo finisce nella mediocrità totale: una Lazio compatta ed organizzata blocca un Inter senza squilli sullo 0-0.

SECONDO TEMPO - Si riparte apparentemente senza sostituzioni ma possiamo notare come Ricky Alvarez faccia ora il trequartista, avendo invertito la posizione con Guarìn. Dalla panchina si alza Milito e comincia a scaldarsi. Al 9° il primo guizzo della seconda frazione: palla in profondità per Palacio che si invola in mezzo a Biava e Cavanda. Il difensore centrale si prodiga in una scivolata pulitissima per anticipare il tiro del Trenza . L'Inter sembra più aggressiva e propensa ad offendere: Jonathan e Nagatomo, molto più alti, ne sono l'emblema. Primo cambio nerazzurro al quarto d'ora: finalmente fa il suo ingresso in campo Mateo Kovacic al posto di Kuzmanovic. Il croato prende il posto del serbo anche in campo: diventa la mezzala di sinistra. Nella Lazio entra Onazi ed esce Alvaro Gonzalez. Anche lui va a sistemarsi mezzala. L'Inter ci prova con il solito inserimento di Nagatomo da sinistra: traversone di Jonathan ed il giapponese che stacca altissimo in corsa per incornare il pallone. Niente da fare però. Al 21° altro recupero provvidenziale di Jesus sul contropiede laziale in seguito ad errore in anticipo di Ranocchia. Una volta servito Candreva a destra, Juan (intanto scalato centrale per chiudere la diagonale) ritorna sui suoi passi e vince il contrasto con il nazionale azzurro. Al 25° la Lazio si rifà viva con Candreva che riceve una palla alta sulla destra, mette in mezzo e per questioni di millimetri non trova Klose in acrobazia. Cross che si perde sul fondo. Entra anche Milito al 30°: l'argentino prende il posto di Guarìn. Partita deludente per il colombiano, trasparente. Mazzarri ci prova con due punte pure. Palacio va a fare il trequartista, Milito la punta e Cambiasso guida la mediana fantasiosa composta da Kovacic e Ricky Alvarez. Kovacic non ha ancora trovato lo spazio da mordere e l'Inter continua a non girare. A dieci minuti dalla fine irrompe Miro Klose, proprio come lo scorso anno: Cavanda scarta Nagatomo, appoggia indietro per Candreva, cross in mezzo, Ranocchia marca a distanza proibitiva Klose, acrobazie e rete. 1-0! Al 37° esce Ranocchia ed entra J.Zanetti. L'Inter ci prova con la difesa a 4 ed il capitano terzino destro. 4-4-1-1 falso dato che Nagatomo copre tutta la fascia sinistra e Kovacic ed Alvarez collassano verso il centro. Allora i nerazzurri provano ad attaccare ed a cercare il pareggio in modo confusionario. Altro intervento ordinatissimo di Biava che ferma la ripartenza di Alvarez. Reja opera l'ultimo cambio: dentro Ederson e fuori Candreva. Ghiottissima occasione per l'Inter con Cavanda che sbaglia tutto ed offre a Milito l'pportunità di pareggiare ma l'attacco nerazzurro si va ad infrangere contro la difesa in transizione della Lazio. I tre minuti di recupero servono a poco se non a Jesus per regalarsi un altro intervento miracoloso. Finisce 1-0.

Questa l'unica rete, quella di Miro Klose. Ora a quota 5 marcature in campionato.


In classifica l'Inter precipita a -8 dalla zona Champions League, dove il Napoli guida la bagarre su Fiorentina (-3) e Verona (-7). Sotto l'Inter il Torino dista 6 punti. La Lazio sale al 10° posto, ri-supera il Milan e torna a sperare nell'Europa League, distante 9 punti. Nel prossimo turno la Lazio va a Bologna sabato sera, l'Inter ospita il Chievo il lunedì alle 21.