L'Inter esce agli ottavi di Coppa Italia, non succedeva da undici anni, dalla stagione 2002/2003. Questa sera il verdetto del Friuli è netto. L'Udinese vola ai quarti, decide il gol di Maicosuel al 32'. La sfida delle deluse di campionato vede il trionfo dei friulani che si risollevano nonostante l'assenza di Di Natale, in panchina per tutti i 90 minuti. Mazzarri nella conferenza della vigilia parlava di finale in riferimento alla gara da dentro-fuori di questa sera. E parola fine è stata. L'inter esce a testa bassa dalla Coppa che poteva ridare lustro ad una stagione dall'inizio opaco. I nerazzurri perdono ancora per 1-0.

Pessimo il primo tempo, senza un'idea di gioco, merito di un'Udinese che interpreta tatticamente al meglio la gara e non concede spazi dedicandosi ad un pressing incessante. Udinese che  gioca da squadra. Inter che si scuote lievemente dopo lo svantaggio ma che si affida sempre più ai singoli. Proteste vibranti per un fallo di Domizzi su Milito al 37' per il quale potevano esserci gli estremi della massima punizione. Continua la maledizione del penalty per i nerazzurri. Meglio nella ripresa, più viva e propositiva. Se all'inizio tatticamente le formazioni erano speculari, l'innesto di Palacio e Alvarez da qualità e la doppia punta crea maggiore mobilità ma le azioni più pericolose arrivano ancora dai contropiedi friulani. 

Uniche note positive per Mazzarri, il rientro di Samuel ma soprattutto di Milito, in campo dal primo minuto dal febbraio 2013 giorno dell'infortunio. Da segnalare anche l'innesto di Botta, in campo per dieci minuti.

PRIMO TEMPO I padroni di casa partono subito forte, sfruttando la mediocrità nerazzurra in mediana e provando a pressare. Si fa vedere Nico Lopez al 6’, il pallone termina sul fondo. La prima palla gol della partita è ancora per Nico Lopez. Difesa dell’Inter sorpresa dall’incursione pericolosissima di Badu, il traversone è insidioso ma Lopez non ci arriva per un soffio. Preme la squadra di Guidolin. Il forcing a centrocampo è insistente e, dove non trovano via di accesso, giocano in ampiezza cercando sbocco sulle fasce laterali. L’Inter è in difficoltà in questi primi minuti, fraseggio sterile il suo. Ancora Badu in inserimento a fare il bello e il cattivo tempo. Zanetti e Nagatomo visibilmente in affanno. Nerazzurri senza idee, Milito è costretto ad arretrare per cercare palloni giocabili. Al 13’ viene premiato il pressing di Guarin che, di forza, se ne va a centrocampo e crossa per Kuzmanovic bravo a  guadagnarsi un corner.

Ma l’occasionissima è per l’Udinese un minuto più tardi. Pinzi va via sulla metà campo, appoggia per Maicosuel che, tutto solo, crea il panico nella retroguardia nerazzurra e, da posizione defilata, scarica al centro un cross teso su cui, per un pelo, non arriva nessuno. Libera poi la difesa nerazzurra. Rischi a non finire per gli uomini di Mazzarri. Maicosuel e Badu sorreggono molto bene le azioni offensive dell’Udinese cosa che non riesce a fare Kovacic dall’altra parte. Friulani che nel primo quarto d’ora appaiono padroni del campo. Inter troppo bassa, fa fatica ad uscire, macchinazione lenta. Milito si guadagna allora una punizione d’esperienza al minuto 17’. Il piazzato sfuma in un corner poi non sfruttato. L’Inter non ha gioco in questa fase. Sull’altro fronte, calcio di punizione per l’Udinese. Sugli sviluppi Pinzi prova il traversone, si avventa Maicosuel ma la sua conclusione a giro è abbondantemente lontano dalla porta. Il pressing dei friulani continua incessante a centrocampo e fa commettere molti errori agli uomini di Mazzarri. Ci prova ancora Milito con il destro ai 20 metri, buona l’idea ma nulla da fare, colpisce di collo pieno l’argentino. Nessun problema per Kelava. Minuto 27’. Fallo di Samuel su Pinzi, altra punizione per l’Udinese.

Dai 20 metri va Maicosuel, Widmar prova la deviazione di testa ma non ci arriva perché partito leggermente in ritardo. Pericolosissimo il taglio di Maicosuel in questa occasione, altro sospiro di sollievo per Mazzarri. Sospiro che si strozza in gola al 32’. L’Udinese trova il vantaggio. Infilata ancora la difesa nerazzurra che si dimentica di marcare l’avversario sul secondo palo. Assist di Nico Lopez di piatto destro, Zanetti è in ritardo su Maicosuel che insacca alle spalle di Carrizzo. Vantaggio meritato. L’Inter non ha idee. Non riesce a contrastare l’avversario. I friulani infatti non fanno respirare il portatore di palla avversario. È un pressing totale. Grande lavoro dei tre centrali, sempre pronti ad inserirsi. Al 37’ però Kelava battezza male la traiettoria del cross di Kuzmanovic che si infrange all’incrocio dei pali. Sul prosieguo dell’azione il tiro dalla distanza di Mudingayi viene deviato in angolo.

Dubbi su un contatto in area Domizzi-Milito, potevano esserci gli estremi per il penalty in favore dell’Inter. I padroni di casa non son paghi. Maicosuel va sul fondo e si accentra scaricando per Widmer che svirgola malamente. Al 39’ prova allora Nagatomo a sorprendere la difesa friulana. Il giapponese, finora poco positivo, scarica il destro da lontano,  Kelava para in due tempi. L’Inter cresce ma su azioni dei singoli. Minuto 41’. Sugli sviluppi della punizione nata dal fallo di Guarin su Badu, prova la conclusione  Nico Lopez, deviata, presa facile per Carrizzo. L’Udinese legge molto bene le azioni tecnico-tattiche. Più gioco di squadra per gli uomini di Guidolin. L’Inter è contratta.

SECONDO TEMPO Mazzarri effettua il suo primo cambio. Palacio per Mudingayi. Inter dunque a trazione offensiva nella ripresa. Nagatomo alza ora il raggio d’azione, Kuzmanovic fulcro centrale, Palacio e Milito quasi doppia punta. Al 51’ Calvarese fischia una punizione per l’Inter. Va Kuzmanovic. Libera Badu di testa. Al 52’, buona manovra dei nerazzurri, non trovano però spazio per inserirsi in area, prova allora Kuzmanovic dalla distanza. Tiro centrale il suo, para in due tempi Kelava. Inter al rientro che attacca a pieno organico, decisamente diverso il piglio dei nerazzurri, più determinati. Mazzarri deve essersi fatto sentire negli spogliatoi. Udinese attendista ora. Al 55’ succede di tutto. Tocco di Widmer in area, non concede il penalty Calvarese.

Proteste accesissime quelle interiste ma che occasione per l’Udinese sul capovolgimento di fronte. Si invola Maicosuel, salta Carrizzo che in uscita lascia la porta sguarnita e da posizione defilata mette centralmente per Pinzi che, però, calcia alto. I giocatori nerazzurri continuano a protestare per il mancato rigore ma che grande rischio ha corso la retroguardia ospite. Al 60’ omaggio di tutto il Friuli a Zanetti, richiamato da Mazzarri per l’inserimento di Alvarez. L’argentino esce tra gli applausi e ricambia. Campagnaro si sposta a destra, cresce la qualità a centrocampo con Kovacic e Alvarez, Mazzarri prova il tutto per tutto. L’Udinese c’è ancora però. Nico Lopez da sinistra scarica in porta. Carrozzo tentenna ma la difesa sbroglia. Alvarez si guadagna un piazzato da posizione interessante al 65’, meraviglioso il tocco di prima di Milito per lui. Guarin calcia sulla barriera. Minuto 71’, Badu scarica con forza, il suo tiro è fuori di poco.

L’Udinese riguadagna campo in questa fase. Comincia a farsi sentire la stanchezza nelle file nerazzurre. Tre minuti più tardi pericolosissimo tre contro tre in area interista, Gabriel Silva calcia e spreca questa grande occasione. Un minuto dopo Milito appoggia per Alvarez al limite dell’area, il suo sinistro è alle stelle. Che occasione mancata. Gli uomini di Mazzarri provano a riversarsi in avanti ma la lucidità scarseggia, non c’è organizzazione, prova con il cuore a cercare il pareggio. C’è gloria anche per Botta, inserito per gli ultimi 10 minuti. Rileva un Kovacic mai decisivo, questa sostituzione sa tanto di bocciatura. Contropiede devastante dei padroni di casa, Widmar trova solo l’esterno della rete. Carrizo è bravo a chiudergli lo specchio della porta. Mancano due minuti al 90’ e Milito pennella un pallone perfetto per Guarin che però mette fuori di prima intenzione. Nei 4 minuti di recupero, prova l’arrembaggio l’Inter. Il destro a giro di Nagatomo non trova la porta. C’è giusto il tempo per un’ultima azione dei friulani ma Badu scarica  sul fondo in superiorità numerica.

Finisce qui. L'Udinese approda ai quarti e affronterà la vincente di Milan-Spezia. All'Inter ora resta solo il campionato e quel gap di 8 punti dalla zona Champions da colmare con la test a e con il cuore. A cominciare dalla gara contro il Chievo.