Inter - Chievo, l'ultima chiamata di un'andata altalenante, corsa via tra alti e bassi, illusioni e realtà. Le sconfitte contro Lazio e Udinese hanno segnato il cammino dei nerazzurri, fuori dalla Coppa e lontani dall'utopia Champions. Imperativo vincere a San Siro per accrescere autostima e fiducia aspettando Thohir e il mercato. L’occasione giusta, sotto gli occhi dei propri tifosi per risollevarsi da un momento difficile. Manca Guarin, l'uomo al centro del gennaio riparatore. Fuori per squalifica. Sedotto e poi abbandonato dal Chelsea, criticato perfino dal magnate indonesiano. Lui e Ranocchia sono al centro del via vai nerazzurro. Soldi freschi per ottemperare alle esigenze della squadra, in attesa della rivoluzione di giugno.

INTER - Mazzarri torna ad affidarsi ai giocatori di maggior rango, dopo il fallimento delle seconde linee. Lampante come in casa Inter manchino i ricambi all'altezza. In difesa Campagnaro, Rolando e Juan Jesus confermati, cercando di curare le disattenzioni, gli uomini non cambiano, per questo per Ranocchia sarà ancora panchina. A centrocampo Taider torna tra i convocati, recuperato dopo l’infortunio, ma si accomoderà in panchina, al suo posto si rivedrà Kuzmanovic, non brillantissimo ma capace di fare quanto richiesto secondo il mister; niente cambi nemmeno sulle fasce dove Nagatomo e Jonathan tornano titolari. Davanti, assente Guarin per squalifica, dovrebbe trovare spazio Kovacic dietro a Palacio con Alvarez più arretrato, come giovedì contro l’Udinese. In panchina si accomoderanno invece Milito e Botta: il primo quasi certo dell’ingresso a partita in corso, il secondo speranzoso anche a seguito di quanto fatto vedere in Coppa Italia. Fari puntati ancora una volta sul talento croato. Non nel suo ruolo ideale, perché nell'Inter priva di Icardi e Belfodil, con Milito in rampa di lancio, ma stanco dopo le fatiche di Coppa, serve un talento capace di adattarsi al ruolo di seconda punta. Toccherà all'ex Dinamo Zagabria, supportato dagli inserimenti di Alvarez, alimentare le fiammate di Palacio.

Thohir, da Giacarta, è tornato a parlare dell'Inter. Ha rilanciato il progetto nerazzurro e ha chiesto a Moratti, il suo predecessore, di presentarsi alla Pinetina per risollevare un ambiente scosso dagli ultimi risultati. Manca la benzina ai nerazzurri, mancano gli uomini a Mazzarri. I senatori sul viale del tramonto non riescono a sopperire alle normali esigenze dei giovani, che, gettati nel fuoco di una platea così importante, rischiano di bruciarsi. Molti non sono da Inter, altri non hanno il tempo per dimostrarlo. Ancora una volta a essere sotto accusa è la società, il lavoro dei dirigenti. A fine anno i cambiamenti potrebbero riguardare non solo l'organico. Resta però un intero girone da affrontare e l'obiettivo è migliorare la deludente parentesi dello scorso anno. Approdare in Europa significherebbe alleviare le sofferenze di un bilancio pesante.

CHIEVO - Naviga in brutte acque il Chievo di Eugenio Corini, a soli due punti dal Sassuolo terzultimo, reduce dal pareggio casalingo contro il Cagliari. Da sempre squadra ostica per Walter Mazzarri, visto il momento difficile dei neroazzurri, la squadra veronese cercherà di approfittarne per portare a casa almeno un punto, per avvicinare la salvezza. Senza Rigoni, squalificato, Corini si affiderà a Radovanovic, in attacco invece ballottaggio Paloschi-Pelissier.

Parola al campo quindi, a San Siro, quando Tommasi fischierà l’inizio e non ci sarà più posto per le parole ma bisognerà darsi da fare per conquistare quanto detto, sperando che lo spettacolo aiuti a rendere tutto migliore.

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Chiara Bertoldo
Aspirante giornalista sportiva. Il calcio è un linguaggio con i suoi poeti e prosatori. ( Pier Paolo Pasolini )