Giorno di conferenza stampa per Walter Mazzari che, come ogni vigilia, ha incontrato i giornalisti alla Pinetina prima di recarsi nel capoluogo ligure dove domani pomeriggio si giocherà Genoa-Inter. Si parte con l’analisi della situazione interista dopo il pareggio casalingo contro il Chievo: "Con Sampdoria e Parma ci sono stati due pareggi giusti perché non è stato giocato il calcio che a me piace, poi sono mancate altre vittorie... e le sconfitte sono state solo tre, capibili, in tre gare particolari, ma in due di esse sappiamo anche cosa ha influito... La squadra ha comunque tenuto il campo sempre nelle sconfitte. Il cammino credo che in generale sia da considerare buono, e se avessimo avuto sei punti in più avremmo potuto dire che si stava facendo un campionato ottimo".

La partita della svolta, sarebbe dovuta essere, secondo il mister, quella giocata contro gli uomini di Corini, ma i neroazzurri hanno portato a casa solo un punto: “Pensavamo di meritare la vittoria ma non ce l'abbiamo fatta ad ottenerla... Cerchiamo di avere ancora più rabbia per prevalere sugli altri. Se ne avessimo avuti 38 di punti che campionato sarebbe stato? Sei punti fanno la differenza. Comunque pensiamo solo a fare la nostra partita ora".. Sulla partita di domani a Marassi, invece: “Ai miei ho detto, andiamo a Genova a fare il nostro calcio, a fare la fase passiva al meglio e a cercare di fare gol, bisogna pensare di poter vincere sempre, speriamo di poter tornare a vincere”.

Si affrontano poi i possibili cambi di modulo studiati dal tecnico: “Quando si affronta un avversario che ti ha studiato, c’è bisogno che la squadra cambi, se hai una qualità stratosferica bastano pochi accorgimenti, quando la squadra non è ancora al top, ha bisogno di un allenatore che ti aiuti a trovare sistemi per rendere al massimo”. Moduli che possono cambiare anche grazie al rientro di alcuni giocatori: “Milito lo valuterò all’ultimo, posso partire anche con un modulo diverso, o cambiarlo in corsa. Diego sta meglio, devo capire se può partire titolare o inserirlo in corsa, parlerò con lui e deciderò all’ultimo”, alla crescita di altri:“Kovacic l‘ho visto veramente migliorato nelle sue giocate di qualità a servizio della squadra, ha fatto tante cose buone, lo vedo pronto; per ora gioca dietro le punte ma devo capire se la squadra può reggere ad un Kovacic posizionato più in basso, come ho sperimentato contro il Parma” e ad una squadra in cui: “Qualcuno ha riacquisto brillantezza”. 

Impossibile poi non discutere di mercato, molti sono i giocatori interisti di cui si parla per un mercato in uscita, tra questi Andrea Ranocchia: “Andrea è un professionista serio, non so cosa provi ora, le mie scelte sono fatte per aiutare la squadra, queste chiacchere possono comunque avere un peso”. Per il mercato in entrata invece, Mazzarri ha sostenuto di apprezzare un centrocampo tecnico, simile a quella della Fiorentina, gli si chiede perciò se è a questo tipo di accorgimenti a cui i dirigenti neroazzuri stanno lavorando per giugno: “Mi piacciono i giocatori tecnici in mezzo al campo, la squadra è un mosaico, alla fine contano i punti, con i sei punti che ci mancano si parlerebbe di un altro campionato ma io devo far crescere la squadra e mi interessa quello che la società pensa del mio lavoro e di me”. 

Infine viene chiesto un parere riguardo le battute rilasciate da Gasperini sulla sua squadra: “La storia dell'Inter va difesa e onorata. E' un club che quando io lo vedevo da lontano l'ho sempre considerato vincente, la storia dell'Inter è sotto gli occhi di tutti".; e su quanto detto in settimana dal presidente Thohir a sostegno di quanto già espresso anche da Mazzarri in conferenza stampa: “Voglio essere valutato equamente dalla stampa, non abbiamo parlato di obiettivi, noi viviamo giorno per giorno dando il massimo sempre”.