Hugo Campagnaro è da tempo uno dei fedelissimi di Mazzarri, uno di quei giocatori a cui il tecnico non rinuncerebbe mai. Non a caso, nello scorso gennaio, quando decise di sposare il progetto Inter, chiamò Hugo, per primo, per portarlo con sè a San Siro. L'argentino in scadenza accettò, con entusiasmo. Provare a riportare la bandiera nerazzurra al vertice, insieme al suo mentore. La storia ha raccontato qualcosa di diverso, ma Campagnaro crede nell'Inter, nel corso Thohir, nella risalita, in un girone di ritorno ricco di finali, a partire da quella di domenica sera, allo Juventus Stadium, contro la Signora del campionato. 

Ospite a InterNos, il calciatore ha parlato del momento Inter, della gioia per il primo derby vinto, grazie al magico tacco di Palacio "Vincere il mio primo derby milanese è stata una cosa fantastica, particolare. Poi anche per come l'abbiamo vinto, con un gol alla fine, vincere quella partita ci ha dato un pò di morale in più prima delle vacanze. Una cosa bellissima, speriamo possa accadere nuovamente. La posizione in classifica dice che siamo un pò staccati dai primi posti, però dobbiamo dare il massimo, possiamo far bene. Il campionato è lungo, niente è perduto. Cercheremo in tutti i modi di fare qualcosa di bello. Perché ho scelto il 14? Lo avevo già a Napoli, è il mio numero fin da piccolo".

Da Messi a Fernandez, un'analisi sul mondo argentino "Messi è il più forte giocatore del Mondo, Fernandez quello con cui ho più legato".

La passione, la vera arma di un sanguigno come Hugo Campagnaro. La grinta, sul campo e fuori. Una guida per i più giovani, un esempio verso la grandezza "In campo cerco di essere molto concentrato e nella vita molto ordinato. La passione è un qualcosa che senti dentro, che ti permette di far qualcosa con una voglia diversa. L'Inter rappresenta i colori che sto difendendo e lo farò con passione. Ho la speranza che si possa far bene, ma dobbiamo metterci qualcosa in più".

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo