Con la chiusura del calciomercato, avvenuta nella serata di ieri, che ha visto molte squadre cambiare assetto e interpreti, è arrivato il momento di pensare al campionato e, nel caso dell’Inter, la ventiduesima giornata non va sottovalutata: è tempo del Derby d’Italia, il posticipo della domenica sera.

Juventus-Inter: dopo i tanti incontri, scontri, trattative e rapporti tesi per il saltato scambio Vucinic-Guarin, è il momento di lasciare la parola al campo, di far parlare, finalmente i giocatori. La sfida è certamente tra le più attese e entusiasmanti perché sebbene la classifica non aiuti, con i bianconeri alla ricerca di un altro scudetto, e i neroazzurri che invece stentano nella rincorsa di un posto che porti in Europa, la storia di questi due club parla da sola: molte le diversità tra i due team, molti gli elementi che rendono questo match un match da non perdere, in ultimo le scaramucce di questo mercato invernale che ha gelato i rapporti tra le due dirigenze. Insomma, gli ingredienti per gustarsi il Derby d’Italia, così definì Gianni Brera la partita tra Inter e Juventus, non mancano per nulla.

Walter Mazzarri sa bene che di fronte a sé avrà una squadra tosta e agguerrita aiutata anche da uno stadio incapace di deludere nelle grandi occasioni; per questo con il momento delicato e ben poco brillante dei suoi e il forfait di alcuni giocatori, ha scelto di affidarsi al 3-5-1-1, formazione che più lo rassicura.

In difesa tutto confermato: Campagnaro, Rolando e Juan Jesus sono intoccabili ora come ora, in panchina invece si accomoderà Ranocchia che sebbene ancora al centro di voci di mercato, il calciomercato turco chiuderà lunedì, rappresenta un valido sostituto per Mazzarri. A centrocampo con Cambiasso infortunato, sarà Kovacic a dirigere il gioco: il giovane croato partirà dall’inizio cercando di sfruttare le occasioni che gli sono concesse; oltre a lui anche Taider sarà titolare avendo superato dall’infortunio; confermato anche Kuzmanovic nonostante la prova deludente contro il Catania. In attacco infine, sono pronti Alvarez e Palacio, i due argentini, indispensabili, sono in calo ma certe serate possono rivelarsi molto utili per risalire, soprattutto per Rodrigo, ancora a secco in questo 2014 e alla ricerca del gol .

Capitolo mercato: se D’Ambrosio ha trovato posto nella lista dei convocati e partirà dalla panchina, diverso è il discorso Hernanes poiché il brasiliano ha raggiunto Milano solo nella giornata di sabato allenandosi solo una sola volta con i nuovi compagni, impossibile quindi poter già contare su di lui. Infine ancora non convocato Fredy Guarin: il colombiano deciso a restare all’Inter, rimane a Milano non per punizione ma preventivamente: dopo il mancato scambio, l’approdo alla Juventus saltato, le parole del centrocampista e le tante voci di mercato; Walter Mazzarri rischierebbe di avere un giocatore non concentrato al 100% su ciò che avviene in campo. Riposo quindi per il 13 neroazzurro che dovrebbe però tornare presto a disposizione.

Tutto è pronto quindi, con la splendida cornice dello Juventus Stadium che completerà l’atmosfera, non ci resta che attendere il fischio d’inizio di Rocchi, così da poter finalmente archiviare le discussioni dirigenziali e lasciare al campo l’ultima parola, quella definitiva e più importante.

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Chiara Bertoldo
Aspirante giornalista sportiva. Il calcio è un linguaggio con i suoi poeti e prosatori. ( Pier Paolo Pasolini )