Difficile. Difficile eleggere il miglior in campo di questa bella Inter. Scegiere fra un Kovacic mai così brillante, un Handanovic provvidenziale con quattro parate da top-3 dei portieri ed un Icardi alla seconda doppietta consecutiva e velenoso come il Biscione. Tutto ciò prova il meritato successo per 0-4 dei nerazzurri in quel del Ferraris dove la scena se la prendono sopratutto Icardi e Maxi Lopez. Dal rifiuto della stretta di mano di Maxi alla rete dello 0-1 di Icardi con tanto di mano all'orecchio finendo con il penalty sbagliato dallo stesso Maxi Lopez gentilmente offerto da Eder. La partita è avvincente e cattiva. Tanti i dissapori in campo. Eder scatena addirittura una rissa e si fa espellere a metà primo tempo, rendendo tutto appentemente più facile per gli ospiti. Apparentemente perché l'Inter fatica e trova il bandolo della matassa solo nel secondo tempo, rischiando nel primo dove la salva uno stellare Handanovic. Nel secondo tempo Samuel ri-sblocca la questione, Icardi triplica scoppiando in un sorriso beffardo, Palacio fa quattro su assist di Ricky Alvarez.

L'Inter riesce a sbancare per 0-4 il Luigi Ferraris, infilando la prima vittoria dal lontano Verona-Inter 0-2. Confermato l'andazzo incredibile lontano da San Siro: le vittorie fuori casa sono 6, quelle a San Siro 7; in trasferta non si perde dallo Juventus Stadium. Fotografa ancora meglio la tendenza il numero dei gol segnati fuori casa : 32. Nove in meno quelli fatti in casa. La Sampdoria invece bissa la sconfitta subìta contro la Lazio e per la terza partita consecutiva manca l'appuntamento con la rete.

Così l'Inter approfitta del pareggio del Parma e delle sconfitte di Lazio ed Atalanta per portarsi a quota 53, due punti sopra i gialloblu, cinqque sopra i bianconcelesti e sette sopra la Dea. A -5 c'è anche il Torino (vittorioso). Il Milan potrà portarsi al massimo a -5. Per quanto riguarda la quarta piazza la musica è diversa: anche la Fiorentina si è resa protagonista di una grande vittoria esterna (a Verona), ribadendo così il +5 sui nerazzurri. La Samp invece sembra allontanarsi definitvamente dall'Europa.

Andiamo a rivivere la gara:

Mazzarri, dopo tanto titubare, sceglie Kovacic dal primo minuto vicino ad Hernanes e Cambiasso: il croato, cui titolarità era invocata da mezzo mondo (virtuale e non), torna in campo dall'inizio dopo nove gare in cui gli erano state preferite altre soluzioni. Sugli esterni scelte obbligate con Nagatomo e D'Ambrosio a dividersi le due fasce: Jonathan è out. Dietro manca Juan Jesus quindi l'Inter propone Rolando mezzo-sinistro con Samuel al centro e Ranocchia preferito a Campagnaro sul centro destra. Davanti l'attesissimo Icardi assieme a Palacio.

Nella Samp una pesante assenza: quella di Gabbiadini, infortunato. Al suo posto, piuttosto che Krsticic centrale e Soriano finto esterno, Sinisa Mihajlovic (in tribuna per squalifica, in panchina il suo vice) opta per Gianluca Sansone a sinistra e Soriano al centro: senza paura. In difesa, a sinistra, preferito Regini a Costa con Gastaldello e Mustafi centrali (niente Fornasier) e De Silvestri terzino destro. In mediana Palombo-Obiang coppia fissa. Centravanti Maxi Lopez, che al momento delle strette di mano evita quella del nemico Icardi scatenando subito le urla dei tifosi doriani. La reazione di Maurito? Ride sotto i baffi vicino a Palacio.

PRIMO TEMPO - Si nota subito come l'undici annunciato subisca una variazione sulle reali posizioni in campo: a sorpresa è Samuel a giocare sul centro-destra con Ranocchia al centro dell'area. A pochi minuti dal calcio d'inizio è geniale l'apertura di Kovacic al volo verso Icardi, pronto allo scatto in profondità. Icardi che al 12° sbloccherà la gara, clamorosamente. Esultanza polemica: mano all'orecchio. "Fatemi sentire?!", rivolto ai fischi assordanti del Ferraris. Giallo per lui. L'azione del gol è opera di Palacio che crossa in mezzo: Icardi al volo all'altezza del primo palo batte Da Costa. Inter in vantaggio a Genova. Costa in panchina impazzisce :" Figlio di pu****a". Ammonito anche lui.

Una corrida Marassi. Ma la Samp preme ed al 17° Gastaldello ottiene un calcio di rigore per fallo scriteriato di Ranocchia in una zona dell'area totalmente innocua. Rigore sacrosanto. Eder lascia il penalty a Maxi Lopez. Dagli undici metri Maxi sbaglia con Handanovic che para sulla sua destra. La telenovela si arrichisce di pepe. Al 20° altro fattaccio: Eder parte in perucssione, scarta mezzo mondo, punta Samuel e cade per terra. Valeri reputa il contatto una simulazione. Giallo per Eder, Samuel lo spinge, Eder diventa pazzo e mette le mani in faccia ad Handanovic. Seconda ammonizione per Eder e quindi espulsione. Decisione giusta. Per Samuel ammonizione. Inter in vantaggio di un gol e di un uomo.

Vietato abbassare la guardia per l'Inter, però, troppe volte passata in vantaggio e poi raggiunta nel corso della stagione. Kovacic persiste nel verticalizzare ogni palla che gli passa per i piedi: dono naturale. Intorno alla mezzora viene ammonito Ranocchia per un contatto con Maxi Lopez che stava per sfociare in un'altra rissa. Al 32° Maxi Lopez ci prova con un tiro da fuori area: Handanovic deve distendersi per togliere la palla dall'angolino basso. Gran parata dell'estremo difensore sloveno. Handanovic diventa fuoriclasse un minuto dopo quando nega la gioia della rete su punizione a Sansone con una prodezza fenomenale. La Sampdoria preme e mette in difficoltà l'Inter: sul conseguente calcio d'angolo la palla rimane per vari secondi nello specchio della porta senza che nessuno la sbatta dietro ad Handanovic. Poi interviene Rolando. La squadra di Mazzarri soffre il carattere e la corsa della Samp, tutt'altro che penalizzata dall'espulsione. Al 40° viene ammonito anche Soriano che così come Ranocchia era diffidato e salterà la prossima gara. I calcioni si sprecano: al 45° si contano già sei cartellini estratti (contandone due per Eder). Quarto miracolo in fila per Handanovic: parata SENSAZIONALE sul tiro al volo di Soriano. Un Handanovic in versione Pallone d'Oro: quattro parate decisive: su Soriano adesso, su Maxi Lopez due volte (una su rigore) ed una su Sansone.

Il primo tempo finirà così. Mazzarri è incredulo, non si capacita che l'Inter debba soffrire così tanto nonostante l'uomo in più. Errori di concentrazione ovunque, palloni mal stoppati, in difesa si perde il conto delle disattenzioni.

SECONDO TEMPO - Al primo minuto Kovacic dimostra ancora una volta di aver pigiato l'interruttore giusto in settimana creando per Nagatomo che mette in mezzo: Regini sul secondo palo spazza in angolo per precauzione. Il giovane croato diventa fattore quando innesca dal limite Palacio che fa partire una bordata di esterno finita non lontana da Da Costa. La Sampdoria cerca di sfondare: Maxi Lopez ha voglia di rivincita ma Samuel è attento.Al 7° minuto della ripresa Da Costa rischia il pasticcio quando non trattiene un cross basso: fortuna per lui che De Silvestri è più vicino di quanto non lo sia Icardi. L'Inter si accende: anche Kovacic si mette a contrastare, per assurdo. Icardi stacca alto ma invano su un cross dalla destra. Si sfilaccia la Doria che adesso paga il dispendio fisico: Mihajlovic manda in campo Krsticic al posto di Obiang. Palacio spreca la terza occasione del secondo tempo a tu per tu con il portiere blucerchiato facendosi parare un tiro da posizione defilata. Al 60° arriva l'agognato raddoppio dell'Inter: a segno ci va Samuel, per il 14° gol stagionale di un difensore nerazzurro. Solito grande stacco di The Wall, inopportunamente marcato da De Silvestri. Inter che probabilmente chiude la gara. Icardi fa 0-3 poco dopo! Al 17° della ripresa interisti con i tre punti in tasca: Kovacic in profondità per Palacio che sull'uscita di Da Costa passa ad Icardi . A porta vuota Maurito triplica. L'esultanza stavolta è meno polemica: tanti applausi ed un sorriso a sbeffeggiare lo stadio. Mauro Icardi alla seconda doppietta consecutiva, al quinto gol nelle ultime sei gare giocate. Mazzarri, che fino a pochi secondi prima si era lamentato della scarsa vena realizzativa interista, riesce lo stesso a trovare un motivo per non calmarsi.

Seconda sostituzione per la Sampdoria: dentro Okaka Chuka e fuori Gianluca Sansone. Samp con il 4-3-2, adesso. Okaka-Maxi Lopez davanti; Krsticic, Palombo e Soriano in mezzo. Al 66° Mazzarri toglie Icardi, anche per paura di un espulsione, e manda in campo Ricky Alvarez che si va a piazzare dietro Palacio nel 3-5-1-1 di sorta. La gara cala di ritmo ed intensità, giustamente la truppa Mazzarri si mette a gestire. La Sampdoria, sfiancata, non reagisce. Rischia l'espulsione Soriano, già ammonito, per un fallo su Kovacic. Secondo cambio anche per l'Inter che si copre con Taider per Hernanes. L'Inter fa poker al 78° con Rodrigo Palacio. Mazzarri ha l'occasione finalmente per clamarsi. Assist di Ricky Alvarez che spiana la strada al Trenza che dalla sua mattonella fa 0-4. Spazio per Milito che subentra ad un ottimo Kovacic: convincente Mateo, probabilmente sarà riporposto alla prossima. Inter che torna al 3-5-2 con Alvarez che torna a centrocampo. A pochi minuti dalla fine uscita per Palombo ed ingresso per il giovane Lombardo, al suo esordio.

Questi gli highlights del match: