È un Thohir a tutto campo quello che parla a mezzo stampa alla conclusione del nuovo progetto di partnership commerciale da 80 milioni in quattro anni con Infront Sports ufficializzato oggi con una conferenza a Palazzo Durini.

“Per noi è solo una prospettiva di una prospettiva più ampia di maggiori opportunità per il futuro. Il marchio Inter è molto più di questo, quando si guarda il brand a livello mondiale ci sono molte più aspettative. Io credo molto nel business, ovviamente non voglio ripetermi più di tanto ma sottolineo che quando si entra in un Paese servono partner molto affidabili; poi, quando si investe in un'azienda è molto importante che l'azienda abbia una sua storia e un brand riconosciuto. Quando guardo all'Inter guardo la storia del grande passato e del grande marchio.  Se si guardano i primi 50 club al mondo, questi hanno un fatturato importante, non possiamo permetterci di perdere ulteriore terreno. Crediamo molto nel progetto, tutti, dai miei partner a Infront. E nell'ultimo paio di mesi abbiamo firmato un nuovo accordo in India, stiamo creando un sito in Cina, rinnovato un contratto in Giappone, e abbiamo una serie di feedback negli Usa. E' molto importante che il brand sia quello dell'Inter, e che gli interessi tutelati siano quelli del club".

Non c’è solo l’aspetto commerciale da mettere in evidenza e anche in questo caso il Presidente nerazzurro appare con le idee molto chiare.  

“Come partner la cosa importante è capirsi, avere fiducia, e aver costruito insieme lo schema. C'è un accordo da 80 milioni in quattro anni, e questi sono dati incrementati del 50% rispetto all'accordo precedente. Non ci fermeremo qui, abbiamo altre idee per l'Inter. Vogliamo che questo club torni in salute creando cose che ci portano redditività; poi ci saranno una serie di nuove campagne acquisti, acquisteremo due giocatori nuovi. Questo ci aiuterà anche a giocare per noi, perché questi giochino davvero per la squadra. Il terzo punto, molto importante, è voler avere il brand su base globale, e credo che sia importante che ci siano partner coi quali creare una relazione che ci aiuti a crescere. Tutto sta nei progetti a lungo termine, vorrei ringraziare tutto il team che ha lavorato a questo". 

Tanti gli aspetti toccati dal magnate indonesiano che, ai microfoni di Sky, ha parlato anche dell’attesissimo derby contro il Milan del prossimo fine settimana fondamentale per la corsa all’Europa.

“Il derby è molto importante, io sono stato fortunato a essere qui l’ultima volta quando abbiamo vinto. Abbiamo ancora tre gare, tutte importanti e non solo il derby. Le gare dopo questa saranno importanti, è la ragione per cui ho visto allenatore e giocatori l’ultima volta, prima della sfida col Napoli. Gli ho detto che noi dobbiamo essere concentrati e dare il meglio per le ultime 4 partite. E’ molto importante fare punti in tutte le gare. Allo stesso modo vorrei vincere col Milan, non perché non rispetti Barbara o la dirigenza del Milan, ma perché abbiamo i nostri target e dobbiamo andare in Europa”. 

Si parla anche dei giovani come Icardi e Kovacic sui quali costruire l’Inter del futuro. “Io credo sempre nei giovani giocatori, mi piacciono. E’ però anche molto importante avere un bilanciamento giusto tra giovani e uomini di esperienza. Per questo a gennaio abbiamo deciso di prendere Hernanes. E’ un giusto equilibrio quello tra lui e Kovacic. Anche D’Ambrosio è arrivato per equilibrare la rosa sugli esterni, nel caso in cui non giocassero Nagatomo e Jonathan. Icardi e Kovacic sono i giocatori che vogliamo tenere ed è importante crescere con loro. Allo stesso tempo credo in altri giocatori come Cambiasso, Samuel e Palacio, che possono dare ancora un contributo essenziale al club. Cambiasso e Samuel restano? Al termine della stagione valuteremo tutto. Non si dica che io ho un occhio di riguardo per Kovacic e Icardi, solo perché sono giovani e vorrei crescessero insieme a noi”.

Altro capitolo fondamentale è quello sulla questione Zanetti. “L’ho già incontrato e lo incontrerò ancora. Sarà parte del team. E’ importante capirsi, lo ho incontrato alla partita e siamo rimasti d’accordo di concentrarci sulle ultime 2-3 gare, importanti. Lui è parte della squadra. E’ sempre stato leale col club, è bello poterlo avere nel management per il futuro”.

Questione mercato: “I media dicono i nomi di Hamsik, Torres e Morata, ma io continuo a dire che se uno di loro può raggiungerci è solo un bene per il club. Però è’ importante per me fare annunci solo dopo la firma. E’ basilare proteggere la realizzazione dell’affare. Ora ci mancano tre gare, ci saranno molti movimenti nel club e stiamo costruendo una squadra bilanciata. Alla fine di quest’anno sarà il primo insieme a Moratti all’Inter, allo stesso tempo Mazzarri avrà un ruolo importante nell’Inter del futuro”.

Un commento a caldo anche sulla decisione del Giudice Sportivo di chiudere la Curva per due turni dopo i cori discriminatori nella gara contro il Napoli “Dobbiamo rispettare la decisione, allo stesso tempo è la cultura dei tifosi fare così. Non è razzismo, vuoi semplicemente proteggere la tua squadra. Non si parla di colore della pelle, è solo diversità di cultura tra le città. E' importante mantenere la regolarità, ma è diverso vederlo da casa che allo stadio. E' una legge, serve rispettarla. Però dobbiamo capire le tradizioni culturali. Io sono diverso e questo è il mio pensiero a riguardo".