Il ritiro dell'Inter si colora di volti nuovi. Lo sguardo convinto di Vidic ha aperto la campagna di rafforzamento di Thohir. Al centrale ex Manchester, si aggiungono ora due importanti tasselli. Si chiude la telenovela M'Vila. I nerazzurri hanno completato l'affare col Rubin con la formula del prestito annuale. Riscatto previsto intorno ai 9 milioni, con Taider estromesso dall'accordo. Il centrocampista, classe '90, rimpolpa la mediana orfana di Zanetti e Cambiasso. Naturale interditore, posto a protezione della retroguardia, talento offuscato da un carattere a lune alterne, punta a riconquistare la Nazionale, assaporata durante l'esperienza al Rennes.

La sorpresa è però l'arrivo a Milano di Dodò. Il laterale brasiliano era giunto in Italia un paio di stagioni fa per accasarsi alla Roma. Pupillo di Sabatini, l'anno scorso aveva giocato a fasi alterne, palesando alcune difficoltà di ambientamento nel calcio italiano. L'Inter, con Dodò, anche lui approdato in prestito, in questo caso biennale, con riscatto a 6,5 milioni, arricchisce un parco esterni deficitario.

Per il 3-5-2 di Mazzarri, la corsia è fondamentale. Il doppio ruolo dell'esterno, uomo d'attacco, sbocco di gioco, e cerniera difensiva, riveste un'importanza decisiva. Nella passata stagione Jonathan e Nagatomo hanno fatto gli straordinari, con D'Ambrosio, acquistato nella riparazione di gennaio, impiegato col contagocce. Con l'esperienza europea alle porte, necessario quindi inserire ricambi all'altezza.