Dai fischi agli applausi, dal possibile addio al rinnovo. Un Mazzarri diverso quello che affronta col sorriso le domande della stampa, con un ritiro giunto ormai agli sgoccioli e una stagione in rampa di lancio. L'amichevole con il Prato chiuderà il primo periodo di lavoro della nuova Inter, proiettata con rinnovato ottimismo verso il doppio impegno campionato - Europa League "Il bilancio del ritiro è ottimo. Un pubblico eccezionale e grande affetto. Ulteriore carica e adrenalina per allenarsi al meglio. I fischi sono un episodio superato. Le cose spiegate chiaramente fanno parte del passato. Ho avuto un grande rapporto con i tifosi, sempre. C'è stato un episodio l'anno scorso ma circoscritto ma voi giornalisti dovete sempre inventarvi qualcosa e va bene così".

Dal mercato sono giunti, al momento, Vidic e Dodò. L'esperienza dell'ex colonna dello United per guidare una difesa non sempre all'altezza lo scorso anno, la corsa del terzino brasiliano per rinfoltire il reparto esterni, in attesa dei colpi pregiati nel reparto avanzato e della chiusura sul fronte Medel "I nuovi arrivi si sono resi tutti disponibili e vogliono migliorare come i vecchi. Sono comunque soddisfatto".

Il volto si illumina parlando di Icardi e Kovacic: "Mauro un top player? È sulla buona strada, ascolta e vuole migliorarsi. Ha grandi margini di miglioramento. Stesso discorso per Kovacic. E questo vale per tutti i giocatori di grande talento". Inevitabile che la ricostruzione tecnica e economica di Thohir riparta dai due giovani di maggior classe. 

Nessun commento invece sulla vicenda Conte in perfetto stile Mazzarri "Non ho mai pensato alle altre squadre, io penso ad allenare al massimo i miei. Quello che fanno gli altri non è compito nostro valutare. Nel calcio può succedere tutto, ogni società sa il rapporto che ha con l'allenatore, è successo a me tempo fa di fare delle scelte. Siamo tutti professionisti, sono club tutti importanti. Non mi interessa e non voglio mettere bocca in casa altrui".