L'Inter non passa. Dopo la brusca frenata in terra di Germania, con l'Eintracht, arriva un pari a reti bianche anche in Grecia. Il Paok, ben messo in campo, imbriglia l'undici di Mazzarri. Il possesso palla è lento, le idee annebbiate. Con un solo punto di riferimento, Icardi, la manovra non trova sbocchi e la veemenza fisica di Salpingidis e compagni fa il resto. Partita vera, non certo un'amichevole d'agosto. Fioccano i cartellini, come raramente accade in gare di questo tenore. A una settimana dall'impegno di Europa League qualche preoccupazione per Mazzarri. Se l'Inter ritrova compattezza difensiva, continua la sterilità offensiva. Non ha aiutato in questo senso la scelta di rinunciare a Osvaldo, in assenza di Palacio. 

L'Inter si presenta con la difesa a tre, guidata come di consueto dal neo acquisto Vidic. In mediana, Mazzarri si affida a Jonathan da interno, con M'Vila e Kovacic. Hernanes è schierato in posizione più avanzata, da seconda punta. Ruota attorno a Icardi, ricoprendo lo stesso ruolo cucito su misura ad Alvarez nella parte iniziale della scorsa stagione.

L'organizzazione del Paok impedisce all'Inter di sfondare nella prima frazione. La migliore occasione è proprio dei greci. Al minuto 31 Salpingidis si invola in contropiede e conclude a botta sicura. La risposta di Handanovic è da grande portiere. Il primo tiro in porta degli ospiti al 38'. Hernanes ci prova, ma non impensierisce Glikos.

Poche emozioni anche nella ripresa. Al 10' tocca ad Osvaldo. L'italo-argentino rileva D'Ambrosio e rivitalizza l'Inter. Lampi isolati, ma la sensazione di voler perlomeno rompere un equilibrio consolidato da caldo e stanchezza. Si vede Kovacic al 57', ma Kitsiou oppone il fisico al talento croato. Il match scorre via senza squilli, con l'Inter che fatica a tessere trame degne di nota e il Paok che, attento, punta a colpire quando si crea la giusta opportunità. Termina 0-0, con poco spettacolo e molta fatica.