Si riaccende, di colpo, il mercato dell'Inter. Ad avviare i botti conclusivi una cessione, inattesa. Di poche ora fa le parole di Mazzarri che rassicurava sulla bontà della rosa, chiudendo di fatto a possibili operazioni. La duttilità di Alvarez, capace di ricoprire indifferentemente il ruolo di centrocampista di qualità, come quello di seconda punta, pareva aver convinto il tecnico a rinunciare a un rinforzo nel reparto avanzato. 

Dichiarazioni di facciata, di mercato. Giunge in serata la notizia della cessione dell'argentino al Sunderland. Il primo sentore la non convocazione per il match di Europa League con lo Stjarnan, dopo le voci di un possibile utilizzo nell'undici titolare per concedere riposo a Hernanes. La conferma poco dopo. Prestito oneroso, un milione di euro, con riscatto fissato a undici. L'ex Velez approda in Premier, al Sunderland, dove raggiunge Fabio Borini. 

In nerazzurro, dal 2011, Alvarez ha collezionato 90 presenze, condite da 14 reti. Mai realmente amato dal popolo, non è riuscito a imprimere in un teatro pressante come San Siro la sua classe. A fasi alterne ha regalato momenti di bel calcio, ma a prevalere è stata una fatale discontinuità. Se ne va, altrove, cercando a ventisei anni la definitiva consacrazione.