Il giorno dopo Inter - Cagliari si sprecano le critiche, doverose, all'Inter di Walter Mazzarri. Un gioco discutibile e un approccio thriller rendono il pomeriggio soleggiato di San Siro un brutto incubo, un black-out inaspettato.

Le scelte. Lo stesso tecnico toscano ammetterà nel post partita di aver sbagliato alcune valutazioni sullo stato di forma dei suoi giocatori. Ma non basta. Il d.t. Piero Ausilio va molto vicino alla soluzione dell'enigma interista, in sostanza senza la giusta cattiveria il gruppo non può puntare a grandi traguardi. Un mea culpa che tocca tutti, a partire dall'ingenuo Nagatomo, passando per gli spenti Medel e Kovacic. L'unica nota positiva sembra la verve realizzativa di Osvaldo, al quarto centro in campionato. Non possono bastare le attenuanti, vincere in casa contro il Cagliari, con tutto il rispetto per i sardi, dovrebbe essere routine.

Zeman se la ride, grazie a un gioco spregiudicato per tagli, velocità di esecuzione e inserimenti. Mazzarri esce con le ossa rotte dal confronto col boemo, ma le sberle adesso sono più che salutari.

I prossimi impegni sembrano fatti apposta per rialzarsi e guardare con speranza al terzo posto, vero obiettivo stagionale.