"Mai più un'Inter così", queste le parole di Mazzarri, questo il senso dell'incontro con Thohir e i vertici societari. Il pomeriggio di San Siro come monito da non sottovalutare. L'atteggiamento non può essere quello messo in mostra con il Cagliari se si punta a migliorare quanto fatto nella scorsa stagione. Una questione soprattutto di testa, ma anche di campo. Ecco perché Mazzarri pensa a un'Inter diversa nelle prossime uscite, meno vulnerabile. Il frizzante gioco di Zeman ha messo in luce i limiti di un undici apparso senza protezione, nel giorno in cui Medel, per la prima volta, ha palesato affanno fisico.

Dal 3-5-2 al 4-3-1-2, questa la variazione studiata dal tecnico, per esaltare la qualità di Kovacic, più a suo agio sulla trequarti, con maggior libertà d'azione e meno compiti di copertura e affiancare a Medel, un altro guardiano, M'Vila, positivo nel suo ingresso a partita in corso con l'Atalanta. Con due mastini, anche Guarin può trovare posto nei tre in mediana. Il colombiano è l'elemento di scompiglio a cui Mazzarri non può rinunciare. Il problema, per Fredy, ha sempre riguardato l'anarchia tattica. Difficile collocarlo in un 3-5-2. Eppure, anche a San Siro con il Cagliari, sotto 1-4, ha dimostrato carattere, indicando la via a compagni smarriti. Con un Hernanes "sfiorito", giusto lanciare Guarin.

A Firenze potrebbero pagare gli esterni, Dodò e Nagatomo. Il primo è uscito malconcio dal match con i sardi, il secondo, espulso dopo 27', non è apparso all'altezza. Con la difesa a quattro, Juan scivolerebbe a sinistra, mentre a destra rientrerebbe Jonathan. In mezzo Vidic e Ranocchia. Non si tocca invece il comparto offensivo. Palacio non è al meglio e deve recuperare una preparazione nulla, causa problemi alla caviglia. Osvaldo segna a ripetizione ed è il perfetto partner di Icardi. Maurito è sulla via del recupero e verrà risparmiato in Europa League per essere rilanciato nella sesta di A.

La possibile Inter:

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Johnathan Scaffardi
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