Il terzo posto è a un passo, dista un punto. Nulla, considerando i tormenti di questo inizio di stagione. Ecco perché Mazzarri, sopravvissuto alla prima ondata negativa, guarda il bicchiere mezzo pieno e punta al terzo successo consecutivo al Tardini. Poco importa che le recenti affermazioni siano giunte di stretta misura, con due salvifici calci di rigore. La svolta, caratteriale, si è vista. Il secondo puntello riguarda la continuità di gioco, ancora latente. Troppo spesso l'Inter si ferma, incerta sul da farsi e la manovra si impasta, senza sbocchi. La penuria di esterni non aiuta, perché il gioco di Mazzarri è proprio lì che trova maggior sviluppo. La crescita, quantomeno in termini di movimento, di Palacio ha però portato, con la Sampdoria, a un crescente numero di occasioni. Segnali positivi, vento di cambiamento.

Di fronte il Parma, nota dolente di questo avvio di stagione. Un solo successo in nove uscite, otto sconfitte, ultima piazza solitaria a quota tre. Il miracolo emiliano si trova nel suo peggior momento. L'esclusione dall'Europa per un pagamento ritardato ha innescato una serie di negatività che ancora oggi impediscono ai ducali di risollevarsi. In primis una deficitaria campagna acquisti, seguita da infortuni in punti cardine dello scacchiere di Donadoni. Senza la leadership di Paletta e l'imprevedibilità di Biabiany, il Parma è crollato. Non basta la vena di Cassano per sciogliere nodi di questa portata. Ogni partita è ora da ultima spiaggia, per Donadoni, confermato, e per la squadra. Occorre trovar punti anche in luoghi angusti, con l'Inter ad esempio.

INTER - Mazzarri per la trasferta del Tardini non recupera nessun infortunato di lungo corso. L'unica nota lieta è la presenza di Hernanes tra i convocati. In conferenza stampa il tecnico lascia aperta la porta al brasiliano, ma la sensazione è che dal primo minuto possa vedersi il serbo Kuzmanovic. Gli inserimenti di quest'ultimo hanno ravvivato l'Inter nel finale con la Sampdoria, non lasciando indifferente il tecnico. Confermata la difesa a tre guidata da Vidic, così come la coppia di esterni, Obi - Dodò. L'ex Roma, criticato per le recenti apparizioni, è stato difeso dall'allenatore che spiega il recente calo con lo sfrenato utilizzo. Davanti Palacio - Icardi, senza alternative.

Mazzarri riserva parole d'elogio ai prossimi avversari "Sono d'accordo con voi, fino ad ora hanno raccolto davvero poco. Ho visto diverse loro partite. Il Parma è una buona squadra e poi quando affronti qualcuno sul proprio terreno è ancora più dura. Ma confido nella nostra forza, dobbiamo fare quello che abbiamo fatto nelle ultime tre partite. Parlo di tre partite perché a mio parere è da tre partite che abbiamo ritrovato noi stessi. Non credo ci saranno tranelli. Dobbiamo portare rispetto all'avversario, sempre. Per quanto ci riguarda, mi aspetto di migliorare ancora la mentalità, iniziando nel modo giusto, facendo la fase passiva molto forte ed esprimendo il nostro calcio. Cassano? Sta facendo un grande campionato, è in forma e ne conosciamo il valore. Ma anche la squadra si è espressa bene e sul proprio campo gioca bene. Noi però siamo l'Inter e dobbiamo pensare da Inter. Se facciamo le cose bene sarà il Parma a doversi preoccupare.”

PARMA - Idee chiare anche per Donadoni. Con Belfodil in permesso, attacco tutto sulle spalle di Antonio Cassano, supportato da Ghezzal. Folta mediana, con Lodi in regia, Gobbi e Mauri in interdizione, Acquah e De Ceglie a completare il pacchetto a cinque. Dietro Lucarelli, Felipe e Mendes.

Donadoni "Sarà indispensabile entrare in campo con l'atteggiamento giusto, quello avuto mercoledì nel secondo tempo. L'Inter ha indubbie qualità ma noi dobbiamo pensare innanzitutto a noi stessi". Questo invece il punto sulla rosa "Palladino ha fatto solo ieri il primo allenamento con la squadra: sarà convocabile dalla prossima settimana. Galloppa è una pedina che probabilmente non riusciremo ad utilizzare contro i nerazzurri. Infine ci vorrà ancora una mesetto perché Mariga sia nelle condizioni di poter giocare una partita dall'inizio. Lui si sta impegnando molto. Quando deve muoversi negli spazi ampi, però, ha ancora qualche difficoltà. Antonio (Cassano) si è decisamente reso conto delle difficoltà che viviamo e sta cercando di dare qualcosa in più. Non è nelle sue abitudini e, proprio per questo, diventa trainante per i compagni".