Mazzarri scuote il capo, prova a crederci, fino al 2-0. Lì, a pochi minuti dal termine, si mette le mani tra i capelli, si copre il viso, interrogandosi sulla prestazione dei suoi. L'Inter interrompe la striscia positiva, lasciando strada al Parma, al secondo successo stagionale in dieci uscite. Scappa nuovamente il treno Champions, ma non è la distanza dalla terza piazza a spaventare il mondo nerazzurro, quanto la tenuta mentale di un gruppo in evidente stato di incertezza. 

L'Inter non sa reagire, questo il responso del Tardini. In svantaggio, la squadra si scioglie, cercando vanamente non tanto un'idea di gioco, quanto una linea guida. Kovacic, uno dei più giovani, lancia un "urlo" ai compagni, prendendosi come sempre palloni e responsabilità, ma non basta, perché in Emilia riemergono i timori mal celati da due rigori e sei punti. Non poteva essere guarita l'Inter titubante crollata con Cagliari e Fiorentina, oggi la risposta. 

"Il 2-0 fa vedere tutto storto. Ma è vero che non abbiamo fatto tutto quello che volevamo fare. La vittoria con la Sampdoria forse ci ha dato troppa sicurezza e forse abbiamo sottovalutato l'impegno. Abbiamo preso subito gol ed è già successo che poi perdiamo un po' di convinzione. Poi nel secondo tempo, quando cambi modulo, è chiaro che ai giocatori non dai delle linee preordinate. Ho provato con il 4-3-1-2 ed è normale che i ragazzi si perdano un po' anche se poi qualcosa abbiamo creato: come ci capita da un po' di tempo, facciamo fatica a far gol. È anche la quinta partita che giochiamo ogni due giorni. Il problema è che quando è il momento di fare il cambio di marcia, ci areniamo". Mazzarri cerca nelle pieghe della partita spunti positivi, ma è sul finire che emerge la realtà. L'Inter si arena quando dovrebbe decollare. 

L'alibi infortuni può reggere solo in parte, perché non è per limiti tecnici che si accusa l'Inter, quanto per carenza di voglia e carattere "Ci aspettavamo tutti una buona prestazione dopo le ultime tre gare. Siamo partiti spavaldi, forse troppo. Questo cazzotto (il gol di De Ceglie in apertura) ci ha innervosito e ci ha fatto un po' disunire. Palacio? Sentivo parlare anche di Higuain. Rodrigo è tornato dal Mondiale con un infortunio, non sta ancora benissimo. Lo stesso Hernanes forse si è fatto male di nuovo, ha giocato per necessità. Siamo in una situazione difficile dal punto di vista degli infortuni. Cosa ci manca? Guardate la panchina, non avevamo alternative. Ho impiegato anche i ragazzini (Bonazzoli e Camara, n.d.r.), ma dobbiamo ragionare su altri parametri. Bisogna migliorare la mentalità e la convinzione. Per ora questo è non è avvenuto. Cosa devo dire ai ragazzi? Lo so, ma non è il caso di dirlo in tv".