Un punto, di questi tempi una manna. L'Inter dai due volti compie un passo decisivo verso i sedicesimi di Europa League - basta ora un pari con il Dnipro, a San Siro, per chiudere il cerchio - e allontana parzialmente il K.O di Parma. Note liete, per 45 minuti. Mazzarri, a corto di uomini, vara la giovane Inter e le risposte sono confortanti. La fame che Bonazzoli mette sul campo è d'esempio per tanti. Mbaye, timoroso in A, si ritrova nella notte francese e garantisce continuità a destra, tra errori e buone giocate. Sotto il par la stella di mezzo, Mateo Kovacic. Il serbatoio del croato è in apparente riserva e non a caso Mazzarri lo richiama in fretta a metà ripresa.

Lì, nel mezzo, emerge invece Kuzmanovic, uno che all'Inter non dovrebbe essere. Perennemente sul mercato il serbo, prima in estate, ora nel cammino che porta al gennaio riparatore. Ci mette impegno e energia per tutti, urla dal primo minuto fino all'83', quando, per crampi, alza bandiera bianca. La sua vigoria trascina i compagni e Dodò mette a referto il meritato vantaggio. Per un tempo è un'Inter viva, energica.

Lo scenario cambia quando la vista si annebbia. Lì tornano a palesarsi i limiti di una squadra incapace di gestire pressione e momento. Subito il pari - altro errore di Vidic, in evidente stato confusionale - i nerazzurri si chiudono in un pericoloso guscio e anche una compagine modesta come il Saint Etienne - zero gol all'attivo fino a ieri sera - può far paura. Carrizo non abbassa l'asticella della concentrazione e con qualche brivido al triplice fischio è 1-1. Si rivede anche Osvaldo, e con l'Icardi di questo periodo è buona cosa. A tratti Palacio si ricorda di essere grande - vedi il guizzo sul vantaggio - e Andreolli si conferma valida alternativa.

Non mancano insomma note liete, in una serata difficile ma comunque positiva. 8 punti in 4 gare, l'Inter d'Europa non perde e vede il primo traguardo. Domenica torna la Serie A, con problemi e esigenze. Il dubbio Hernanes, i rientri di Nagatomo e Guarin, la vittoria come unico risultato possibile. Tre punti prima della pausa, per crescere di condizione in due settimane che si presentano come trampolino ideale verso Milan e Roma.