Queste le parole dei protagonisti di Inter-Hellas Verona al termine del rocambolesco posticipo di San Siro chiuso sul 2-2 grazie al pareggio ottenuto in extremis da Lopez per gli scaligeri. Non arrivano dunque i tanto attesi tre punti per mister Mazzari inguaiato sul più bello dagli uomini di Mandorlini. Non basta la doppietta di Icardi.

E proprio Icardi ha parlato a fine gara ai microfoni di Sky Sport e non ci è andato giù leggero. 

“Abbiamo ottenuto un solo punto per aver preso un gol proprio alla fine. Peccato davvero. Il dialogo con il tecnico dopo il cambio? Dicevo a Mazzarri che rientravo in difesa, ma che non potevo fare nulla nell'azione del 2-2. Lui mi chiedeva come stavo perché mi sono fatto male nell'ultima giocata sul cross per Obi: ho chiesto io il cambio, non capisco i fischi. Mi sono arrabbiato per il gol subito, non per il cambio. Ci servivano i tre punti. Le cose non vanno come speriamo, ma in casa dobbiamo avere i tifosi dalla nostra. Qui sembra di giocare in un altro campo. Se la gente vuole fischiare, l'accettiamo. Ma dà fastidio. Adesso dobbiamo lavorare in queste due settimane per arrivare al derby col Milan nella migliore forma possibile e fare il meglio. Giochiamo abbastanza bene ma oggi il Verona si è chiuso in difesa e per noi è stato difficile trovare spazi. Abbiamo fatto tanti cross e il mio primo gol è arrivato così, ma diventa complicato quando giocano tutti chiusi. Anche a Saint-Etienne abbiamo mollato nel secondo tempo, ma in questa partita l'espulsione di Medel ci ha costretto a rimanere dietro. Io come Rodrigo siamo rientrati per tutta la partita e per noi è stata dura.”

Anche mister Mazzarri i concede ai microfoni. Fermo e deciso il tecnico toscano, rammaricato per i tre punti sfumati ma determinato nel progetto.

''Abbiamo fatto un gran primo tempo e al primo errore abbiamo preso gol. Abbiamo continuato a giocare dopo la mazzata, siamo andati ad attaccare senza concedere nulla al Verona. Poi normale aver sofferto in dieci e non scordiamo che siamo in emergenza. Prevedibile il calo nel finale. Peccato, perché se avessimo fatto girare più la palla potevamo portare a casa comunque la vittoria. Il Verona si chiudeva tutto davanti all'area di rigore e comunque abbiamo anche trovato gli spiragli. E' chiaro che bisogna avere pazienza quando trovi avversari così. E' normale un po' di delusione quando una partita sfugge così e quando tutti gli episodi ti vanno contro come le due ammonizioni a Medel. Il primo giallo a Medel, secondo me, poteva essere evitato dall'arbitro. Con Icardi nessun caso. 'Lui aveva capito che lo stavo rimproverando per il gol subito, invece volevo sapere se poteva restare in campo altri 30 secondi. Mi è toccato cambiarlo, ma anche lui stesso ha spiegato. Non ci sono polemiche, con lui ho uno dei migliori rapporti che ho avuto in carriera. Aveva solo capito male a caldo perché era preso come tutti noi dal nervosismo per tre punti che ci sono sfuggiti. A volte facciamo fatica a capire le situazioni e sul gol del pareggio ci siamo fatti aggirare. Potevamo evitare di avere fretta, ma non siamo abituati ad aspettare: noi aggrediamo sempre. Il progetto di Thohir dura tre anni. E non dimentichiamo che abbiamo intrapreso una strada di valorizzazione dei giovani su cui costruire dopo aver fatto tanto in questi anni. E' chiaro che per un club abituato a stare al vertice è dura saper di dover soffrire. La squadra ha avuto un paio di gare brutte, ma ora ci siamo ripresi. Si lotta, c'è unione.''

VERONA Dal fronte scaligero queste le parole a caldo dell’autore del definitivo 2-2, Lopez, sempre ai microfoni di Sky Sport.

“Eravamo venuti per fare punti e alla fine abbiamo trovato il gol che ci fa portare a casa un pareggio importante. Loro sono forti, non era facile. Io devo continuare a lavorare come sto facendo. Sono giovane, devo imparare ancora tanto. Oggi Saviola mi ha visto e mi ha servito l'assist vincente. È un pareggio molto importante. Non era facile giocare qui, in questo stadio, contro una squadra molto forte. È un punto importantissimo. Abbiamo avuto tante occasioni ma la fortuna non era dalla nostra parte. Il mister è stato bravo a mettere in campo due punte e alla fine abbiamo fatto bene.”

Ed ecco anche il commento del tecnico dell'Hellas, Mandorlini.

“Qui è sempre difficile, la nostra storia lo racconta. Ci è venuto il braccino corto dopo il vantaggio e l'Inter ci ha chiuso lì. Nella ripresa abbiamo comandato e siamo contenti. Potevamo anche pensare a vincere, però va bene così. L'importante era muovere la classifica. Il nostro atteggiamento dopo il vantaggio? Non si capisce, dobbiamo capire. Al di là di questo, abbiamo fatto tante cose positive nella ripesa. Dobbiamo provare ad avere più continuità. Oggi abbiamo anche sbagliato un rigore. Nico Lopez è stato bravissimo, ma la giocata che ha fatto Saviola vale il prezzo del biglietto. Nico deve crescere in continuità, sulle qualità non si discute. Javier, invece, è un giocatore fantastico. Peccato sia arrivato in una condizione non adeguata per giocare 90 minuti. Bisogna trovare un equilibrio di squadra. Toni non aveva mai sbagliato su rigore. Handanovic è bravissimo, ma va sempre a terra e lui doveva alzarla. Avevamo visto dei video. Ma ha fatto un gol bellissimo, per noi è importante. Io? Io sto bene a Verona.”